All’attacco

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Dipende dall’uso che vogliamo farne e dal materiale da sistemare. La scelta della colla giusta per il fai da te casalingo.
di Roberto Minniti

A dar retta alle confezioni, dovremmo avere un intero piano del nostro armadio destinato solo a loro.
Servirebbe, infatti, una colla per attaccare la plastica, una per il vetro, una per il metallo, una per il cuoio o la carta. Oppure dovremmo fidarci, sempre seguendo le indicazioni dei produttori, di un solo prodotto, definito “universale”? Nell’incertezza potremmo facilmente sbagliare e trovarci con un adesivo che non ci soddisfa o, al contrario, con tanti di quei tubetti pagati a caro prezzo che non finiremo mai di utilizzare o che saranno inutilizzabili dopo essere stati aperti qualche tempo prima.
Meglio dunque conoscere bene le destinazioni d’uso e le limitazioni di molti prodotti.
Vediamo quelli che più frequentemente si utilizzano per il fai da te casalingo.

Con effetto immediato

La supercolla probabilmente è la più utilizzata e molti la conoscono come colla a presa rapida, proprio per il tempo estremamente ridotto che impiega a seccarsi. Si tratta della colla al cianocrilato, uno degli adesivi più potenti ed efficaci sul mercato. Viene venduto in confezioni da pochi grammi, ne basta qualche goccia su una delle due superfici da incollare e l’effetto è immediato. Impiega talmente poco tempo a saldare metallo, ceramica e vetro che dobbiamo stare molto attenti alle dita per evitare che rimangano incollate. In questo caso dovremo staccarle con acqua calda saponata e molta, molta pazienza. L’adesivo al cianocrilato è adatto praticamente a tutti i materiali, a eccezione di quelli che finiscono sotto l’acqua calda (per esempio, le stoviglie) e su oggetti elastici o che debbono subire torsioni. Altro punto debole è che non sono colle riempitive ma fanno aderire solo le due parti che combaciano.

Fare presa

Se l’oggetto che si è rotto è in plastica flessibile, si deve optare per un adesivo specifico. Il più adatto è quello al cloruro di polivinile che assicura un’ottima presa. In questo caso la colla va applicata su entrambe le superfici da far aderire. In caso di materiali come il legno e la carta, la scelta migliore è una colla vinilica, la classica bianca e cremosa, composta da resine poliviniliche che può anche essere diluita con acqua. In questo caso una volta sparsa su una delle due superfici da incollare si uniscono le parti e si deve aspettare il tempo giusto perché faccia presa, dato che a mano a mano che evapora l’acqua contenuta nel prodotto le parti si saldano. Una volta secca, questa colla resiste all’acqua e ha un’ottima tenuta, perfino superiore, nei migliori prodotti, a quanto si potrebbe ottenere nel legno con i chiodi. Ci sono poi le colle epossidiche, utili per incollare metallo, ceramica, vetro e plastiche rigide. Il prodotto è costituito da due elementi, uno è la resina e l’altro l’induritore. Una volta miscelati, l’effetto è pressoché immediato, dunque come le colle super rapide è bene applicarla quando i pezzi sono già in posizione. Anche in questo caso la colla va stesa solo su una delle due superfici da saldare. Per il vetro, invece, può essere utile un prodotto specifico per avere risultati che non ci lascino delusi. La scelta migliore è la resina ureica. Si tratta di una colla liquida, trasparente che non lascia segni e una volta esposta alla luce permette un’ottima aderenza, resistente anche all’acqua. ❚

 

Largo al factotum
Il silicone, pratico e versatile, da tenere a portata di mano per i lavoretti di casa. Molte colle si propongono come universali, ma poche sono quelle davvero in grado di mantenere tante promesse. Dai test indipendenti, realizzati da associazioni di consumatori europee, i risultati che si ottengono con questi prodotti sono quasi sempre insoddisfacenti, specie se paragonati ai migliori formulati specifici. Un prodotto che, invece, può funzionare efficacemente come factotum in casa e non dovrebbe mai mancare all’hobbista più pratico è il silicone.
In casa può essere utile per risolvere molti problemi e ha una caratteristica pressoché unica: resta elastico anche quando si è asciugato. Proprio per questo, in presenza di materiali metallici (soprattutto se sistemati all’esterno) soggetti a dilatarsi e a contrarsi con l’alternarsi di freddo e caldo, è uno dei pochi rimedi validi. Per la stessa peculiarità è ottimo per saldare i vetri, anche su superfici in movimento come le porte, dato che ammortizza eventuali movimenti che potrebbero spaccarli. È inoltre impermeabile, ragione che lo rende molto comodo per sigillare le fessure in cui si potrebbe infiltrare l’acqua (doccia, bagni, piani cucina), ed è adatto a fissare materiali anche differenti: in particolare si usa in caso di fissaggio di uno specchio a parete.