Aria di casetta

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Quella di plastica per bambini da mettere in giardino, per sviluppare creatività e autonomia. Attenzione, però, che sia robusta, stabile e sicura.
di Daniele Fabris

Farli giocare all’aria aperta, al più presto e nei limiti del possibile, senza l’oppressivo controllo dei genitori. Sono i dettati, abbastanza intuitivi, degli psicologi perché i nostri bambini sviluppino il più possibile fantasia e creatività. Nessuna censura, va detto, per i videogiochi né divieti assoluti per la Tv, ma per fargli sviluppare autonomia e coraggio lasciarli all’aperto è fondamentale. Parola di Peter Gray, psicologo e biologo del Boston College, autore del best seller Lasciateli giocare.

Vietato ai maggiori

Chi ha la fortuna di avere uno spazio aperto fuori dalla propria casa o un balconcino sufficientemente ampio, non ci sono scuse: porte aperte e bambini fuori a giocare. Meglio ancora se in una zona che abbiamo attrezzato, magari sfruttando le molte offerte di giochi che possono aiutare il bambino a prendere possesso del suo spazio esterno e sviluppare la fantasia. Cosa c’è di meglio, a questo scopo, di una casetta che riproduca l’ambiente casalingo e in cui possano riorganizzare le attività secondo i propri desideri, immaginare di essere loro stessi gli adulti, far viaggiare l’immaginazione per diventare principesse, mamme, cow boy assediati da nemici invisibili? Gioco ideale per bambini di tutte le età, questo piccolo rifugio da sistemare all’aperto diventa presto un luogo a uso esclusivo, vietato agli adulti, dove il piccolo fa la sua tana. A patto di scegliere il modello con molta attenzione, sia sotto il punto di vista della sicurezza che sotto quello della qualità. Trattandosi di uno dei pochi giocattoli che non finiranno inutilizzati dopo poco tempo, ma consentiranno a nostro figlio di giocarci per diversi anni, non facciamoci spaventare dal prezzo per evitare un prodotto scadente, o ancor peggio, pericoloso.

Welcome!

La prima caratteristica da valutare è la robustezza. Guardiamo dunque le pareti e il tetto della casetta, tenendo presente che il nostro piccolo ben presto si trasformerà in un coraggioso scalatore che intende arrampicarsi su finestre e tetto. Meglio, dunque, preferire le plastiche più spesse, in grado di resistere alle sue sollecitazioni (che saranno senza dubbio sempre più intense). Stessa considerazione va fatta per le dimensioni del giocattolo: più è ampio e più facilmente sarà arredabile e potrà ospitare amichetti senza liti. La casetta diventerà probabilmente uno dei luoghi in cui il bambino passa più tempo anche in estate: meglio dunque che abbia aperture su almeno due lati per favorire tanto il gioco che l’areazione. Sul versante sicurezza, la prima regola è evitare parti non smussate o sporgenti che possono ferire o graffiare il piccolo. Importante è anche controllare che i bambini non si facciano male nell’aprire o nel chiudere porte e finestre della casetta: verificate quindi che una volta accostate, le ante lascino lo spazio per la manina del piccolo. I produttori migliori adottano queste accortezze. Eventuali molle e altri meccanismi in movimento non debbono poi essere accessibili alle dita. Molto importante – è bene accertarsene – che porte e finestre da cui il bambino può uscire si aprano senza sforzo dall’interno.

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