Basic instinct

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6 Settembre 2017
La morale della breve storia del Magnum double lampone Algida è: questo gelato aiuta a liberare l’istinto, a essere quello che si è.
di Giovanni Manetti

D’estate è stata Algida, come sempre, in prima linea con uno spot giocato su una dimensione utopica, come già per altri spot della stessa campagna proposta a partire dall’anno passato: non è il gusto che viene esaltato, ma quello che il gelato fa divenire il soggetto che lo assapora. Infatti lo slogan finale è “Libera il tuo istinto. Osa con Double”. Il gelato dunque come qualcosa che fa essere e non solo avere.

Questa è l’idea centrale, ma come viene declinata in una storia, pur brevissima, quale quella di uno spot di 30 secondi? Innanzitutto viene proposta un’ambientazione: lo sguardo della macchina da presa plana dall’alto lentamente su un grattacielo illuminato di notte dalle mille luci delle finestre. Poi la seconda inquadratura introduce l’oggetto del desiderio: una confezione di Magnum double raspberry. Da essa il soggetto principale della storia, una bella ragazza mora, estrae lentamente il gelato e se lo porta alla bocca, assaporandolo con gli occhi chiusi, scena che dà il segno di un intenso piacere. Infine la macchina da presa si muove ad inquadrare in un campo medio le persone che come lei partecipano al party che si tiene sulla terrazza del grattacielo. Ma quasi subito la ragazza mora diviene essa stessa l’oggetto di desiderio da parte di un soggetto maschile presente tra gli invitati. Infatti un giovanotto che sta parlando con una ragazza bionda, quasi magicamente attirato da una forza superiore, la saluta in modo repentino con un gesto (le tocca il braccio) e si dirige verso la mora. Nel breve percorso il ragazzo si passa la mano tra i capelli, come segno della consapevolezza di andare incontro a una scena in cui dovrà essere seduttivo. La mora lo nota e getta verso di lui uno sguardo intenso. Ma a questo punto avviene qualche cosa di utopico e di non naturale: un’aquila nera, dalla testa bianca, plana dall’alto nella direzione del grattacielo e va a posarsi sul braccio della ragazza mora. La breve storia non ci dice come vanno a finire le cose, perché i due soggetti, il ragazzo e la ragazza mora, rimangono a una certa distanza. Ma forse qualche conclusione possiamo trarla. Il doppio gusto del gelato (cioccolato e lampone) è forse messo in parallelo con le due ragazze, la bionda e la mora? Molto probabile. Il doppio colore dell’aquila, bianco e nero, allude anch’esso al doppio gusto? Anche questo è plausibile. Infine perché è proprio un’aquila che incarna l’istinto della ragazza mora?

Il testo autorizza ad azzardare un’ipotesi: l’aquila è un uccello rapace, ma altrettanto rapace è la mora che “rapisce” il giovane alla bionda. Il quale si gode i due “gusti” o i due “amori” a cui allude la canzone di sottofondo, Give me love degli Ex Priest.

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