Cammina Cammnina

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7 Gennaio 2018
Dopo il pranzo di Natale con mio marito e alcuni amici facciamo sempre una passeggiata a passo spedito. Mio marito sostiene che, oltre ad aiutarci a digerire, ci permette di bruciare una buona parte delle calorie in eccesso assunte a tavola. Lo ritiene possibile?
di Massimiliano Matteoni

No. Le calorie che riuscirete a bruciare con la vostra passeggiata rappresenteranno solo una piccola parte di quelle assunte con il pranzo natalizio. Di solito nei pasti delle festività si arriva ad accumulare facilmente anche 3mila kcal se partiamo dagli antipasti e diligentemente si arriva fino al dolce. Le calorie consumate camminando si possono calcolare moltiplicando il nostro peso corporeo (espresso in kg) per i chilometri percorsi per 0,6. Ad esempio: una persona di 70 kg che percorre 10 km (a passo spedito impiega circa 2 ore) consumerà solo 420 kcal. Suo marito, però, ha ragione nel sostenere che la passeggiata aiuta la digestione e aggiungo che contribuisce a ridurre l’iperglicemia che, dopo pasti luculliani, raggiunge valori piuttosto elevati. I muscoli in movimento utilizzeranno il glucosio come carburante principale (al posto dei grassi) e questo contribuirà a addolcire la curva glicemica. Ricordiamoci che, quando in eccesso, la glicemia è pericolosa perché il glucosio tende a legarsi ai tessuti del corpo danneggiandoli. Approfitto anche per sottolineare che andare a letto oppure stendersi sul divano dopo un pasto abbondante non è mai una buona abitudine.