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1 Febbraio 2023
I nuovi Comitati direttivi delle Sezioni soci dei prossimi 3 anni, il loro ruolo imprescindibile nelle parole di Massimo Favilli, vicepresidente e direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di febbraio 2023

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di Rita Nannelli

In carica per i prossimi 3 anni. Sono i 322 soci scelti, nelle elezioni che si sono tenute dal 17 al 19 novembre scorso nei 96 punti vendita di Unicoop Tirreno in Toscana, Lazio e Umbria, in 2 Affiliati Coop – Frosinone e Formia – e in quello di Aprilia di Distribuzione Centro Sud, per il rinnovo dei Comitati direttivi delle Sezioni soci (nelle pagine seguenti le liste degli eletti con l’indicazione di presidenti, vicepresidenti e tesorieri).

«Siamo soddisfatti dei risultati e dell’andamento delle votazioni in generale. Coinvolgere più di 26mila persone è un segnale evidente che le elezioni con cui i soci stessi definiscono la loro rappresentanza nei Comitati direttivi esercitano ancora un’attrazione, come momento fondamentale per la vita e l’identità della Cooperativa, per l’esercizio della democrazia al suo interno».
Così Massimo Favilli, vicepresidente e direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno, commenta il risultato di elezioni in cui ha votato circa il 5% degli aventi diritto (26.264 soci su 531.043), percentuale leggermente superiore a quella delle precedenti elezioni.

Missione sociale

Rappresentatività territoriale, curriculum, condivisione dei valori e dei principi cooperativi: si sono disegnati su questi cardini i nuovi Comitati direttivi delle Sezioni soci, con una maggioranza di donne, 180 rispetto a 142 uomini, età media che scende (61 anni) e tanti nuovi ingressi, «162 persone elette delle 304 nuove candidature – rimarca Favilli – e tra queste diversi giovani che hanno deciso di mettersi in gioco  per conoscere da vicino un’impresa cooperativa e per dare un contributo con il loro pensiero e le loro proposte, da cui la Cooperativa può prendere ispirazione. Un risultato elettorale che non segna una discontinuità, ma un certo rinnovamento sì».

E ora che cosa sono chiamati a fare i Comitati soci? A supportare la Cooperativa, insieme alle associazioni e alle istituzioni dei diversi territori, nell’organizzare e promuovere progetti di solidarietà, in favore della salute, dell’ambiente e della sicurezza alimentare, per la diffusione della cultura, dell’etica, della legalità. E a supporto dei soci eletti centinaia di altri soci, anch’essi volontari, perché questi progetti si concretizzino. Come da Statuto, i soci eletti hanno anche un ruolo istituzionale, imprescindibile, nell’elezione del Consiglio d’Amministrazione, organo di governo di Coop: nominano la commissione elettorale e propongono la rosa dei candidati per il CdA, candidati da sottoporre di nuovo al voto dei soci.

«Un importante organismo di governo – riprende Favilli – che partecipa direttamente e favorisce la partecipazione sociale alla vita istituzionale. E, in rappresentanza dei soci e in modo volontario, i nuovi eletti sono ambasciatori dei valori e dei progetti di Coop e attraverso loro trovano espressione famiglie, giovani e anziani, donne e uomini in carne e ossa, con i loro bisogni e le loro idee. La Cooperativa esercita così la sua funzione di impresa in cui sono le persone a fare la differenza, non i capitali versati, svolgendo, accanto all’attività commerciale, un ruolo sociale nelle comunità».

Dunque si prospetta un programma ricco e impegnativo, che sta prendendo corpo in questi primi mesi dell’anno, su grandi filoni tematici per continuare a sviluppare una cultura di educazione al consumo, per valorizzare il prodotto Coop e i prodotti tipici locali, per realizzare progetti e iniziative di pace e di solidarietà, «come hanno fatto i membri dei Comitati soci uscenti, che ringrazio per il lavoro svolto, interpretando al meglio il loro compito nella società. E rivolgo un augurio ai nuovi eletti – le parole del vicepresidente di Unicoop Tirreno – perché aiutino la Cooperativa a difendere e diffondere la sua identità e diversità. Chi accetta di impegnarsi in una struttura volontaria come i Comitati soci fa sua, infatti, la Carta dei Valori, cioè il documento fondamentale a cui si ispirano gli Statuti delle Cooperative».

E che indica i principi di quella che possiamo definire la “missione sociale” di Coop.