Come dentro un film

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Quello dell’Italia in movimento sul nuovo sito www.italiani.coop che prende il posto del tradizionale Rapporto Coop. Uno strumento dinamico che ci racconta il paese reale.
di Aldo Bassoni

Volete sapere cosa pensano gli italiani delle diete? Vi interessa avere un quadro sintetico della lunga metamorfosi del paese? Di come sono cambiati, – in meglio e in peggio – i sentimenti, i valori, le credenze nei confronti dell’Europa? E quali sono le preoccupazioni oggi più sentite delle famiglie: la fama e il denaro, oppure i figli e la salute? Questo ed altro potete scoprirlo su www.italiani.coop, il nuovo sito, o forse sarebbe meglio dire il nuovo strumento di ricerca e analisi, curato dall’Ufficio Studi Coop che si avvale di documentate e aggiornatissime fonti interne e della collaborazione di prestigiosi istituti di ricerca italiani ed esteri. «Il progetto costituisce la naturale evoluzione del Rapporto Coop, giunto alla sua decima edizione, e intende promuovere una riflessione sulla condizione quotidiana degli italiani, diventando uno strumento di servizio per i media e per i cittadini interessati a questi temi», spiega Albino Russo, responsabile Ufficio Studi e direttore generale Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori- Coop). E in effetti il sito è una miniera di informazioni, dati, notizie, rapporti presentati in forma brillante, con numerosi grafici, immagini, didascalie per chi è allergico a troppi numeri e vuole andare subito al sodo

Italiano medio

Si inizia con uno speciale dedicato alla metamorfosi dell’italiano medio nella storia dell’ultimo secolo che da povero, sottonutrito, analfabeta e contadino, ha raggiunto, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, maggiori livelli di benessere e una maggiore agiatezza. Se negli anni Trenta era ancora sottonutrito 1/3 degli italiani, oggi il 59 per cento della popolazione è sovrappeso e il 21 per cento è considerato obeso dall’Organizzazione mondiale della sanità. «Sarà per questa ragione che nelle scelte alimentari prevalgono la salute e la ricerca del benessere e si impongono nuovi stili di consumo, tra i quali quello naturale e quello con un ridotto o nullo apporto di proteine animali – commenta Russo –. Non è un caso, infatti, che gli italiani siano molto sensibili ai contenuti di freschezza e naturalità dei prodotti alimentari con un distacco superiori ai 10 punti percentuali rispetto agli altri europei». Ed eccoci all’identikit dell’italiano targato 2016. Una vita più lunga ma più solitaria, tra mura di case più grandi ma preferibilmente fuori dai centri abitati. Nel frattempo hanno smesso di fare figli, da agricoltore è diventato prima operaio e poi terzista, ma lavoro e famiglia sono tasti dolenti. E il futuro? Sì, l’Europa è un valore da preservare. Ma la vera aspirazione degli italiani del domani è avere figli: nella scala delle aspettative del futuro se tutti, italiani e europei, mettono al primo posto la salute, gli italiani si mostrano meno interessati a fare tanti soldi nella vita, a studiare o a divenire famosi, ma più interessati ad avere dei bambini. Insomma, un sito tutto da scoprire per capire chi siamo, cosa vogliamo e dove siamo diretti.