Direzione di marcia

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1 Marzo 2023
La tappa del Bilancio Preventivo 2023: le cifre principali che rappresentano la Cooperativa, il senso delle scelte nel segno di oculatezza ed equilibrio, il periodo molto turbato in cui si inscrivono. Ne abbiamo parlato con Piero Canova, direttore generale, e Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno. E dal 16 al 24 marzo tutti i soci in Assemblea.

In previsione risultati positivi per Unicoop Tirreno. Indicativi di una tendenza, avviata ormai da qualche anno, ma che dipenderanno da un contesto di cui neanche gli esperti sanno definire caratteristiche e sviluppi, perché la fondatezza delle informazioni spesso è smentita dagli avvenimenti. Entrati non da ora in una zona di grande incertezza generale, dunque, l’imperativo è contenerne gli effetti, restare solidi, con i conti in ordine, e insieme restare un punto di riferimento per le persone, garantendo cibo buono e accessibile a tutti, rispetto dei diritti umani e della natura, trasparenza, sostegno ai più deboli. Cioè continuare a fare il proprio mestiere: quello di impresa cooperativa. Si può riassumere così lo spirito con cui è stato steso il Bilancio Preventivo, approvato dal Consiglio d’Amministrazione di Unicoop Tirreno il 27 gennaio, dopo il parere favorevole della Consulta delle Presidenze del 24 gennaio espresso sui vantaggi esclusivi previsti per i soci.
E il Preventivo sarà illustrato alle Assemblee Autonome, in programma dal 16 al 24 (il calendario qui), nuovamente in presenza, come da tradizione cooperativa.

 

Ambiti di valutazione
«Una valutazione soppesata, seria e responsabile ci porta a prevedere un Bilancio positivo. Ma non si può fare a meno di constatare che è un obiettivo dall’esito incerto considerando la situazione economica densa di preoccupazioni, la lunga coda del Covid, la guerra in Ucraina, l’inflazione, il caro energia, e la connessa, perdurante, contrazione dei consumi alimentari – conferma Piero Canova, direttore generale della Cooperativa –. Obiettivo non scontato, per il quale sarà necessario migliorare ancora la gestione commerciale, controllare i costi aziendali, ridurre i consumi energetici. Le cifre che rappresentano nel Preventivo Unicoop Tirreno, tra le altre gli 843 milioni di euro di vendite lorde, in linea con lo scorso anno, e i 5,9 milioni di euro del margine operativo (risultato economico della gestione commerciale di cui vi mostriamo la progressione, 2022 a parte, nella pagina accanto, ndr) tengono nella dovuta considerazione tutto questo: il costo esorbitante delle bollette, il fatto che le persone spendono meno, l’aumento dei prezzi dei listini dei fornitori». Aggiunge Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno: «Il primo dei principi che animano la Cooperativa è quello dell’intergenerazionalità, lasciarla cioè in salute alle generazioni future. È un dovere per il quale dobbiamo mantenere i conti in equilibrio. Compito non senza inconvenienti, visto che nel 2022 per evitare di far pagare a soci e consumatori parte dell’inflazione all’acquisto abbiamo lasciato per strada 1 punto di margine. Tradotto in euro circa 9 milioni. Ebbene, quest’anno l’inflazione c’è ancora, e che i prezzi dell’energia si stabilizzano e la dinamica selvaggia che ha coinvolto le materie prime si attenui, per quanto timidi segnali ci siano, è solo un auspicio».

Tutti i nostri risparmi... energetici
«Passo dopo passo in questi anni abbiamo conquistato sul mercato forza, fiducia, credibilità (pensiamo ai risultati del Bilancio Consolidato di gruppo 2020 e 2021, rispettivamente di 1,1 e 1,8 milioni di euro, un utile, seppur piccolo). Ecco, tutti i nostri sforzi e investimenti vanno in questa direzione, per conservarle», sottolinea Canova. Così il risparmio energetico si configura come un elemento decisivo per il 2023. Per un totale di 2 milioni e 400mila euro preventivati, tra i principali investimenti ci sono quelli per un’azienda sempre più ecologicamente rispettosa e risparmiosa, con punti vendita in grado anche di prodursela l’energia. «Nel 2016 Unicoop Tirreno consumava 16 milioni di euro di prodotti energetici; nel 2021 siamo scesi a 9 milioni; nel 2022 siamo risaliti a quasi 18 milioni. La stima per il 2023 prevede un costo dell’energia di circa 24 milioni, con inevitabili ripercussioni sui prezzi – rimarca il direttore generale –. Cosa fare, allora? Tante azioni diverse, piccole e grandi. Intanto ridurre l’orario di funzionamento degli impianti di condizionamento, spegnere insegne e apparecchiature non necessarie dopo l’orario di chiusura, usare lampade a led, abbassare l’intensità delle luci, chiudere le porte d’ingresso per evitare dispersioni termiche, rendere più efficiente l’utilizzo di celle, banchi frigo ed elettrodomestici. In questo modo prevediamo di ridurre i nostri consumi di circa 1 milione di kWh in un anno. È stata abbassata anche la temperatura interna dei negozi di circa 1 grado, riducendo così i consumi del 4%. E poi Unicoop Tirreno produce elettricità in proprio grazie ai pannelli fotovoltaici sui tetti di magazzini e supermercati. Oltre agli impianti presenti da tempo, ne abbiamo installati 10 nel 2021, che coprono circa il 2,4% dei nostri consumi annui, e completati nel 2022 altri 11 la cui attivazione si concluderà entro la fine di quest’anno. Quindi – riassume Canova – abbiamo ridotto e continueremo a ridurre l’energia elettrica consumata, ma anche l’uso dell’acqua e la produzione di rifiuti, installando sistemi di controllo dell’efficienza energetica e investendo nel rinnovamento dei punti vendita».

Posizione di vantaggio
Oculatezza ed equilibrio le parole chiave per questo 2023, che valgono anche per la voce “sviluppo” del Bilancio: la rete di vendita si amplia, ma in modo mirato e contenuto, per un valore di 24,8 milioni di euro. Ne sono un esempio le aperture di 2 negozi temporanei (per l’estate) sul modello di quello di San Vincenzo a Riva degli Etruschi, a Donoratico e a Follonica, lungo la costa toscana che nel periodo estivo accoglie migliaia di turisti. Equilibrio anche tra i risultati economici e l’impegno sul fronte sociale perché i territori – 60 comuni e 3 regioni – in cui quest’“impresa di persone” è presente traggano beneficio dalla sua esistenza. «Il rapporto mutualistico tra i soci e la Cooperativa deve essere sempre vivo e vitale e, per quanto possibile, dobbiamo pensare a tutelare i soci quando fanno la spesa da noi», dichiara Lami. La cifra del Bilancio Preventivo è rassicurante: i vantaggi per loro, in linea con quelli dello scorso anno (31,9 milioni nel Bilancio Consuntivo 2022), ammontano a 32,4 milioni, di cui 27,5 milioni di promozioni dedicate ai soci (compresi i prodotti non alimentari) e 4,9 per il catalogo Solo per te, che continua e si rinnova con una raccolta dei punti legata al prodotto Coop – 2 punti per ogni euro di prodotti a marchio acquistati, anziché 1 –, più le altre marche. Vantaggi a cui si sommano quelli frutto delle politiche promozionali di Distribuzione Roma (previsti 2,5 milioni) e quelli non esclusivi di Unicoop Tirreno (circa 39,5 milioni).

Prodotto simbolo
«Vivo e vitale, dicevo, e ancora più forte, il legame tra i sociconsumatori e la Cooperativa – riprende il presidente –. La scelta di legare i punti del catalogo fedeltà al prodotto Coop e raddoppiarli, di metterlo al centro di “accelerazioni” e di promozioni ad hoc è per questo. E per questo punteremo ancora di più sul prodotto a marchio perché la sua presenza nel carrello, già ora il 38% della spesa, cresca fino all’obiettivo del 50%, continuando a rinnovarlo fino a raddoppiarne il numero sugli scaffali. Varietà e qualità al giusto prezzo è questa la nostra idea di convenienza ». Prevedere che il prodotto a marchio sarà il cuore dell’offerta commerciale di Unicoop Tirreno è, perciò, tutt’altro che esagerato. «Non può che essere lui l’asse intorno a cui ruota la nostra sfida di stare sul mercato anche quest’anno e in futuro, di difendere il portafoglio delle famiglie; il cuore della nostra offerta anche perché ha un grande valore sociale, etico, ambientale. In più – ci tiene a rimarcare Lami – la sua bontà è sottoposta al vaglio di migliaia di persone con l’Approvato dai soci, un momento fondamentale di coinvolgimento diretto dei soci che partecipano ai test sui prodotti, contribuendo a migliorarli (dal 2000, quando è nato, al 2021 sono stati testati 3.295 prodotti con il coinvolgimento di 641.576 soci in tutte le Cooperative, ndr). In questi mesi ripartirà con grande slancio, dopo gli anni difficili del Covid. Non molte aziende possono fregiarsi di un progetto simile».