E...state al fresco

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Pratiche, economiche e soprattutto utili con l’arrivo del caldo. Le borse frigo mantengono freschi cibo e bevande durante i picnic o sulla spiaggia.
di Roberto Minniti

Immancabile per qualunque scampagnata che si rispetti, la borsa termica è fedele compagna delle nostre giornate all’aria aperta. Che si tratti di tirare fuori, come per miracolo, una bella bibita ancora fredda in pieno sole o si voglia tenere al riparo il cibo dal caldo, evitando il pericolo di tossinfezioni, la borsa frigo torna utile.

A vario titolo
Tante le varianti per gli amanti del genere: dalle economiche borse morbide alle valigette rigide, fino ai più costosi frigobox che, in molti casi, possono essere alimentati e raffreddati semplicemente collegandoli allo spinotto per l’accendisigari dell’auto. La differenza, oltre alla spesa, è soprattutto nell’uso a cui le borse frigo sono destinate. Per intenderci, se l’obiettivo è portare qualche bottiglia o qualche cibo per un picnic non troppo lontano nel tempo, inutile investire in un frigobox elettrico, basta una buona borsa e diversi blocchetti re-frigeranti per garantirci qualche ora di freddo e di giusta conservazione. Al contrario, per lunghi viaggi o per disporre di un minifrigorifero d’emergenza per il campeggio, la scelta dovrà inevitabilmente cadere su uno strumento più costoso. E, in questo caso, sarà opportuno optare per un frigo portatile dotato di un sistema di raffreddamento elettrico, meglio se alimentabile attraverso una presa di corrente 220v e attraverso presa accendisigari 12v, preventivando una spesa più impegnativa.

Blocchetti di partenza
Molto più abbordabile quella dei modelli da picnic. Ma anche in questo caso l’acquisto andrebbe fatto con un po’ di accortezza. A prescindere dal modello che deciderete di utilizzare, un buon consiglio è di calcolare bene il suo volume perché all’interno dovrà trovare spazio anche un numero sufficiente di blocchetti refrigeranti. E, a proposito di questi ghiaccioli, sceglieteli se possibile riempiti di un liquido colorato. In questo modo, infatti, in caso di rottura sarete in grado di riconoscere immediatamente la fuoriuscita di liquido e l’eventuale contaminazione dell’alimento da parte di un prodotto che in molti casi è tutt’altro che innocuo. Se optate per un dispositivo morbido, facile e poco faticoso da portare con sé, accertatevi che abbia un numero di tasche sufficienti per rivelarsi pratico e che sia dotato di un’imbottitura di almeno 5 millimetri di materiale isolante per garantirvi una buona tenuta della temperatura.

 

Borsa di studio
A zainetto, con i manici, morbide o rigide. Pregi e difetti delle borse refrigeranti.
Morbida o rigida? Qual è quella ideale per tenere efficacemente al fresco alimenti e bevande? Non esiste una regola generale. Entrambe hanno pregi e difetti. Chi sceglie un dispositivo morbido, generalmente si orienta per uno a zainetto, pratico da portare con sé e da conservare vuoto, facile da piegare e riporre. I difetti? Normalmente un’autonomia di freddo inferiore rispetto alle equivalenti rigide. Inoltre, un po’ più di difficoltà nel pulirle (operazione assai importante per evitare che lo sporco finisca per mettere a rischio la razione alimentare che ci conservate). Meno pratiche da portare, le borse rigide hanno dalla loro una maggiore capacità di trattenere il freddo e una maggiore protezione del contenuto (specie se trasportate in auto). In più, se dotate di cestello estraibile, hanno un’estrema facilità di pulizia. Linea borse termiche Technic, per campeggio,sport, tempo libero: fodera interna con massimo isolamento termico in 5 mm di spugna rigida, fodera esterna facilmente lavabile; multitasche con doppia zip ed elastici portaoggetti.