Firmato Coop

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7 Settembre 2018
Lotta alla plastica: l’Europa chiama, Coop risponde. Bottiglie d’acqua minerale, flaconi per la detergenza di casa e tessuti, vaschette per l’ortofrutta al centro degli impegni sottoscritti aderendo volontariamente alla campagna lanciata dalla Commissione Europea per ridurre la plastica. E nel 2022 – con 8 anni di anticipo sui tempi stabiliti dall’UE – tutti gli imballaggi dei prodotti a marchio saranno riciclabili o riutilizzabili. Continua così la lunga storia dell’impegno di Coop per l’ambiente

Meno plastica sul pianeta: la guerra all’inquinamento e allo spreco è stata lanciata dall’Unione Europea e Coop è tra i primi interlocutori ad accettare la sfida. L’adesione volontaria alla “campagna di impegni” della Commissione Europea è tutta tesa ad aumentare l’utilizzo di materia plastica riciclata, eliminare i prodotti monouso e bandire le microplastiche.

Con impegno
Per step successivi e in anticipo sugli obiettivi UE, Coop si è proposta di raggiungere nel 2025, coinvolgendo alcuni prodotti a marchio e non solo 6.400 tonnellate annue di plastica riciclata. Un impegno che Maura Latini, direttore generale di Coop Italia, colloca nel solco della continuità e della omogeneità dei fini: «Gli indirizzi europei in materia di economia circolare e di lotta alla dispersione della plastica in mare vanno esattamente nella stessa direzione della nostra poltica aziendale». Gli impegni assunti con l’Europa e con i propri consumatori e soci (6,8 milioni, verso i quali scatterà una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione) mettono al centro le bottiglie d’acqua minerale, i flaconi per la detergenza di casa e tessuti, le vaschette per l’ortofrutta. Grazie alle misure attuate, già da quest’anno Coop risparmierà 960 tonnellate all’anno di plastica vergine che riempirebbero in volume 9 tir. Oltre ad aver aderito alla campagna europea, Coop prevede di raggiungere entro il 2022 – quindi con 8 anni di anticipo – gli obiettivi che l’Unione Europea ha posto come obbligatori entro il 2030: nell’arco di un quadriennio tutti i prodotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili o compostabili o riutilizzabili. Già entro il 2019 lo stesso traguardo delle confezioni riciclabili, compostabili o riutilizzabili sarà tagliato dalla linea ViviVerde espressamente dedicata alla tutela dell’ambiente.

In concreto
«La politica ambientale di Coop non si limita ad operazioni di facciata – ricorda Latini –, ma si sviluppa lungo tutta la filiera produttiva coinvolgendo stabilimenti di produzione, magazzini, punti vendita, fornitori, trasportatori». Fino ad arrivare a risultati concreti e misurabili, frutto di azioni pianificate per tappe successive. Cominciamo dalle bottiglie d’acqua Coop. Oggi sono interamente fatte di Pet vergine: entro dicembre 2019 avranno come minimo il 30% di materiale riciclato, percentuale che nel gennaio 2023 sarà salita al 50%. Anche in questo caso Coop si propone di condizionare in positivo il mercato come per le vaschette dell’ortofrutta che già da questo mese avranno come minimo l’80% di contenuto in Pet riciclato. Le cassette Cpr a sponde abbattibili, usate per la movimentazione dell’ortofrutta, hanno già un 40% di polipropilene riciclato e, come gli shoppers, rappresentano il tipico caso di un prodotto riutilizzabile che ne sostituisce uno monouso in omaggio ai principi dell’economia circolare cari all’UE. Nel campo dei flaconi per la detergenza di casa e tessuti è il 2025 l’anno in cui si faranno i conti con le statistiche: a quella data tutti i flaconi di questi prodotti a marchio Coop come minimo avranno un 25% di plastica riciclata al loro interno e l’85% anche di più, raggiungendo un contenuto minimo del 50% di riciclato. Un processo questo un po’ più lungo e complesso, così come lo è stato quello per le capsule monodose di caffè compostabili che possono essere smaltite nell’organico. A giugno del 2016 è comparsa la prima capsula sugli scaffali, la Tintoretto Fior fiore Coop, e nei prossimi mesi tutta la linea sarà compostabile.

 

Attenti all’ambiente
Ecco solo le ultime azioni in ordine di tempo che fanno parte della pledging campaign, la “campagna di impegni”, per soddisfare le richieste europee. Ma per Coop si tratta di tasselli di un mosaico costruito nel tempo. «Già nel 1995 ci siamo dati delle linee guida che prevedevano una maggiore tutela ambientale – sottolinea Latini –, un tema che consideriamo di portata epocale». Si contano almeno 50 anni di iniziative di protezione ambientale e di interventi lungo tutta la filiera, che consentono oggi a Coop di partire da una posizione di vantaggio in virtù di scelte pregresse compiute in tema di riduzione, riciclo e riuso: le famose “tre R”. Ma anche altre azioni virtuose sono state fatte. Qualche esempio? Coop ha già sostituito alcuni prodotti optando per i biodegradabili, come i bastoncini di cotone per le orecchie che per la legge italiana dovranno esserlo dal 2019. Così come nel 2009 anticipò alle casse gli shoppers monouso compostabili, che oggi la normativa ha reso obbligatori, e le borse riutilizzabili fatte di plastica, cotone e juta. Anche tutti i piatti e bicchieri monouso della linea ViviVerde sono già in Pla biodegradabile e compostabile. Dal 1996, non da oggi dunque, si susseguono gli interventi sulle confezioni per ridurne l’impatto ambientale, al-leggerendole e riducendo così le quantità, impiegando materiale riciclato o riciclabile, promuovendo un uso di manufatti che possono essere riutilizzati. E come non ricordare la rinuncia al Pvc nelle pellicole per conservare gli alimenti a marchio Coop? Una scelta a cui si è poi adeguato tutto il mercato. Infine, in questo mezzo secolo di attenzione e tutela dell’ambiente rientrano tutte le campagne, da quelle per la messa al bando dei pesticidi all’Acqua di casa mia, a Coop insieme per un futuro sostenibile, che hanno modificato stili di vita e abitudini d’acquisto degli italiani.

 

Piano d’azione
La strada della riciclata.

Arrivare nel 2025 a riempire 60 tir di plastica riciclata usata in 1 anno nei negozi Coop. Questo l’obiettivo che si è data la Cooperazione di Consumo considerando che 1 tir da 75 metri cubi di volume contiene circa 105 tonnellate di Pet . Vediamo, allora, le tappe fissate da Coop per ridurre il consumo di plastica vergine sostituendola con quella riciclata. Si è partiti lo scorso giugno con 960 tonnellate annue (sulla base delle vendite 2017) di plastica riciclata, che è come immaginare 9 tir riempiti. Hanno contribuito al risultato i flaconi della detergenza di casa e tessuti a marchio Coop e le cassette Cpr a sponde abbattibili. Da settembre 2018 1.160 tonnellate annue di plastica riciclata, come dire 11 tir riempiti. Il dato si ottiene con l’aggiunta delle vaschette dell’ortofrutta a marchio Coop. Da dicembre 2019 le tonnellate annue di riciclata salgono a 2.020, l’equivalente di 19 tir. La crescita è data dalle bottiglie d’acqua Coop che conterranno plastica riciclata. Da gennaio 2023 si arriva a 2.560 tonnellate di plastica riciclata, pari a 24 tir stipati. Da settembre 2025 si raggiungono le 6.400 tonnellate di materia prima riciclata utilizzata al posto della vergine, ovvero 60 tir, grazie al potenziamento di tutte le azioni nel frattempo messe in campo. Coinvolte in questo percorso tutte le 27 referenze di acqua a marchio Coop (circa 130 milioni di pezzi venduti all’anno); tutti i flaconi di detergenza di casa e tessuti a marchio Coop (circa 30 milioni quelli venduti all’anno), per un totale di 56 referenze; tutte le 78 referenze di ortofrutta a marchio.