Giugno 2023. L'intervento del presidente

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1 Giugno 2023
di Marco Lami

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di giugno 2023

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Domenica 7 maggio ho partecipato insieme a molti altri soci – eravamo oltre 100 – ad una bellissima iniziativa organizzata dalle nostre Sezioni soci di Roma per visitare il quartiere ebraico della Capitale, tra le altre svolte in modo coordinato da tutte le Cooperative del Distretto Tirrenico. Iniziative che, con modalità diverse, offrono ai soci l’opportunità di conoscere luoghi suggestivi e interessanti in Toscana, Lazio e Umbria.

Appuntamenti importanti perché rafforzano la collaborazione tra Cooperative, creano o consolidano i legami tra i soci, permettono di “costruire” una condivisione che parte proprio dalle rispettive basi sociali. Partecipando a queste attività si toccano con mano gli elementi peculiari della Cooperazione: la valorizzazione del territorio, la socialità, le relazioni tra le persone.

Un sentito ringraziamento per questo va alla Direzione soci e alle Sezioni soci romane che hanno ideato e ben realizzato questa visita “tra storia e memoria”. Visita, come dicevo, ricca di significato e in alcuni momenti toccante. Siamo stati guidati da alcuni membri della Comunità Ebraica di Roma che, in modo semplice e competente, ci hanno mostrato la “grande sinagoga”, il Museo e il quartiere ebraico, il ghetto, come ancora da molti viene chiamato. È stata un’occasione per conoscere meglio le tradizioni di un popolo con una storia antichissima, disperso per secoli in tanti paesi diversi, discriminato e perseguitato, ma che spesso, nonostante tutto, è riuscito a integrarsi in tante comunità dando un significativo contributo al loro sviluppo. Sempre mantenendo viva la sua identità. Il momento più ricco di significato è stato, per me, la visita al piccolo quartiere che – non lo dimentichiamo – ha duemila anni di storia.

Ci sono state ben raccontate le vicende, spesso improntate al sopruso se non alla persecuzione, che hanno segnato nei secoli la vita di questa comunità. Ma, senza dubbio, è stata la narrazione della razzia e della deportazione a cui furono sottoposti gli ebrei romani nell’ottobre del 1943 da parte dei nazifascisti, che portò alla quasi totale distruzione nei campi di sterminio anche di questa comunità, il momento più intenso e commovente della visita. Ci siamo soffermati sulle pietre d’inciampo che ricordano le tante persone che sono state assassinate e le pochissime che sono tornate; abbiamo guardato palazzi, finestre, porte, alcuni ancora segnati dalla furia dei persecutori.

Abbiamo sentito tante storie sconvolgenti. Credo che per tutti i partecipanti questa sia stata un’occasione per riflettere su un capitolo tragico della nostra storia e per rinnovare un impegno: quello ad essere sempre schierati contro ogni discriminazione di cui l’antisemitismo è una forma particolarmente odiosa e purtroppo sempre presente. Per mantenere viva la memoria di quelle vicende terribili affinché non possano più ripetersi.

Che siano state la Cooperazione e la nostra Cooperativa a rinnovare quest’impegno “tra storia e memoria” ci deve riempire di orgoglio e di soddisfazione.