I 10 errori più comuni e le buone regole del riciclo

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2 Febbraio 2022
Sbagli che pesano poi sulle nostre tasche e riducono la possibilità di recuperare i materiali per il riciclo

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di gennaio 2022

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Abbiamo individuato – con l’aiuto di Chiara Faenza, responsabile sostenibilità di Coop Italia, e Francesca Sancinelli, direttrice riciclo plastica di Montello SpA (uno dei maggiori operatori del settore) – i 10 errori più comuni che si fanno nella raccolta differenziata.

 

1. Smaltire i tappi di plastica in contenitori a parte. Basta lasciarli avvitati alla bottiglia di pet che, ben schiacciata, va nella raccolta della plastica. Altri tipi di tappi si smaltiscono nell’indifferenziata o in base alle disposizioni del proprio Comune.

2. Lavare a fondo i contenitori prima di gettarli. È sufficiente evitare che ci siano grossi residui di prodotto, più pesanti del contenitore stesso (come può accadere con lo yogurt): un velo d’olio o di detergente nel flacone non inficiano la raccolta. Se occorre, basta una sciacquata.

3. Buttare nella differenziata contenitori fatti con più materiali. Finiranno comunque all’inceneritore, ma dopo aver percorso tanta strada in più. Se non è proprio possibile separare le diverse parti di una confezione, va gettata nell’indifferenziata.

4. Mettere nella plastica i vasetti neri per le piante. Gli attuali impianti non riconoscono, in generale, la plastica nera, anche se le tecnologie di selezione stanno migliorando. L’ideale è riportarli dal vivaista.

5. Gettare nella carta i cartoni delle bevande. Sono rivestiti internamente da un film di plastica: verificare con il gestore dei rifiuti del proprio Comune dove vanno smaltiti in base al sistema di raccolta locale.

6. Mettere fazzoletti e pannolini sporchi nell’umido. Ci vanno solo scarti alimentari e, al massimo, i tovaglioli di carta sottili usati a tavola. Fanno eccezione quelli colorati o molto spessi, da gettare nell’indifferenziata.

7. Usare sacchetti di plastica per gettare l’organico. Pare ovvio, ma non lo è: l’umido va smaltito in sacchetti compostabili.

8. Versare negli scarichi di casa l’olio usato o dei prodotti sottolio. Rovina gli scarichi ed è un prodotto inquinante per le acque e il suolo. Bisogna smaltirlo separatamente, in appositi circuiti di raccolta.

9. Buttare nell’indifferenziata pile, lampadine, rifiuti elettrici ed elettronici. Tutti questi prodotti sono speciali e hanno circuiti di recupero a sé.

10. Smaltire nel vetro ceramica, cristallo, porcellana, terracotta. Se non si possono riutilizzare in modo creativo vanno nell’indifferenziata. Fa eccezione il cristallo ecologico (senza piombo) che si butta insieme al vetro.