Cuor di Maremma. Il pranzo della domenica

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12 Aprile 2021
Tutti riuniti a tavola davanti a un piatto di pasta Cuor di Maremma: cartoline di famiglia.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di aprile 2021

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Nasce con l’idea di creare “la pasta fresca di Toscana” il progetto Cuor di Maremma, linea di pasta fresca e gastronomia pronta che, come dice il nome stesso, ha impressa nel cuore questa terra verace e autentica, per certi versi ancora oasi incontaminata. Il suo debutto circa due anni fa, con l’intento di rievocare proprio la tradizione, tipica di questa parte di Toscana ricca di storia e di bellezze naturali, come quella di “tirare” la pasta fresca a mano e di utilizzare ingredienti semplici e genuini.

 

Sfoglia d’oro
Un tempo da queste parti la pasta si preparava con quello che si riusciva a reperire: «Prima in Maremma la sfoglia si faceva un po’ con quello che si trovava – racconta Carolina Biagioni, responsabile di Cuor di Maremma – e noi attraverso questo progetto abbiamo voluto recuperare e valorizzare proprio quella semplicità e purezza. La Maremma è sempre stata una terra povera e questo le ha consentito di restare naturale e selvaggia: del resto questo è uno dei motivi che la rendono molto amata dai turisti, anche stranieri». Impronta maremmana e lavorazione artigianale, come una volta, sono alla base del sogno di “ricostruire” quel mondo fatto di profumi, calore e comfort che il ricordo del pranzo domenicale in famiglia porta con sé, un po’ per tutti noi. «L’idea a cui ci siamo ispirati – prosegue Biagioni – era quella di ricreare l’atmosfera del pranzo della domenica e della sua preparazione: la nonna che andava al mercato scegliendo i grani migliori, gli spinaci e la ricotta e poi stendeva con amore la sfoglia della pasta».

Diritti al Cuor
«Cuore e mani, quindi – continua Biagioni –. In un mondo globalizzato e frenetico come quello in cui tutti oggi viviamo, volevamo riuscire a riprodurre attraverso la nostra pasta qualcosa che spesso non esiste più». Nel segno della tradizione, le materie prime utilizzate per le specialità artigianali toscane Cuor di Maremma sono scelte attentamente: i grani sono 100% toscani, così come le verdure e la ricotta per i ripieni.

Uno degli attori principali del progetto Cuor di Maremma è il pastificio artigianale Tavernelli Eleonora di Anghiari (AR), produttore della pasta. Anghiari è uno dei borghi più belli d’Italia, città slow, ovvero città del buon vivere, e teatro dell’omonima battaglia riprodotta nel famoso dipinto di Leonardo da Vinci. Altro importante riconoscimento alla tradizione artigianale: la tecnica di lavorazione della pasta che viene trafilata al bronzo. Una lavorazione prestigiosa che è sinonimo di qualità e genuinità e che ha il pregio di rendere la pasta molto ruvida e porosa. La rugosità consente di trattenere meglio il condimento e così il sugo “si attacca” molto bene alla pasta.

Di che pasta sei fatto?
Pappardelle, tagliolini, gnocchi, pici e loro: i tortelli maremmani.

Le tagliatelle, i tagliolini, gli spaghetti alla chitarra, le pappardelle (di tipica tradizione toscana), gli gnocchi e i topini, i pici: sono solo alcuni dei prodotti artigianali toscani Cuor di Maremma. Tra le specialità all’uovo farcite si va dai raviolini alla carne agli immancabili tortelli maremmani con ricotta e spinaci, il piatto che forse più di tutti è espressione dell’identità di questa terra. I tortelli secondo la tradizione maremmana sono da gustare preferibilmente in bianco, con burro e salvia, o con ragù di carne. La linea Cuor di Maremma comprende anche alcuni sformati di verdura (cavolo, carciofi, patate e radicchio, spinaci), anch’essi preparati seguendo le “ricette della nonna”. Materie prime toscane, semplici e naturali, sono senza dubbio l’elemento distintivo di questi prodotti. Con un ingrediente che non può mancare: l’amore per la Maremma.