Per inerzia

  Aggiungi ai preferiti
18 Gennaio 2017
Consente di capire la dinamica dei fenomeni osservati, ma nessuno ha mai osservato lui. Il principio d’inerzia, ossia come dalla riflessione si risale alle leggi della fisica.

Oggetti dotati di movimenti uniformi che non cambiano mai velocità e direzione o che rimangono per sempre immobili.

Strano mondo – che a dire il vero è il nostro – quello descritto dalla fisica classica newtoniana, nel quale raramente l’osservazione diretta dei fenomeni naturali produce immediata conoscenza scientifica. Perché non sempre realtà fa rima con verità e più che la contemplazione empirica dei fatti è la riflessione la chiave d’accesso alle leggi della fisica.

Vediamo, per capirci, un esempio concreto: il principio d’inerzia.
Chi l’ha mai osservato? Chi nella realtà ha già visto un oggetto in movimento uniforme perpetuo? Nessuno, però quello d’inerzia è un principio sacrosanto e a questo titolo costituisce la base di un caposaldo della fisica: il primo principio della dinamica. Il nodo dell’affare l’ha afferrato Alexandre Koyré: per il filosofo la grande rivoluzione della fisica moderna consiste nello “spiegare il reale con l’impossibile”, cioè nel caso dell’inerzia descrivere il movimento a partire da un principio che a prima vista sembra impraticabile. Pietra angolare della fisica odierna quest’approccio è stato usato per la prima da Gallileo Galilei quando pareva talmente ovvio (naturale) che i corpi pesanti, lanciati da una torre, cadessero più velocemente di quelli più leggeri. Era, infatti, l’osservazione a confermarlo: esiste una relazione lineare tra peso e velocità di caduta libera e l’esperimento lo possiamo ripetere all’infinito: mai cambierà il risultato. Quello che interessava lo scienziato pisano non era, quindi, rimettere l’evidenza in discussione, ma verificare se era vera. Tutto ciò grazie a un esperimento di pensiero, cioè grazie a una riflessione che consiste nel chiedersi che cosa succederebbe se una certa teoria fosse davvero esatta. Insomma, immaginare delle situazioni in pratica inaccessibili, ma in grado di svelare quello che una legge fisica ha, eventualmente, d’incoerente. Ebbene è il caso del principio d’inerzia perché consente di teorizzare un moto ideale per risalire all’essenza del movimento e quindi di capire con precisione la dinamica dei fenomeni osservati nel mondo reale. “Un corpo mantiene il proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, finché una forza non agisce su di esso”, bisognava pensarci ed è proprio quello che hanno fatto Gallileo e Newton modificando radicalmente la nostra interpretazione della realtà.