La carne è forte. Il bovino di Maremma Fior fiore Coop

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21 Luglio 2019
Nascono e vengono allevati in aperta campagna lungo le rive dell’Ombrone. La qualità del bovino di Maremma Fior fiore Coop passa dal benessere degli animali

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di luglio 2019

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I vitelli nascono generalmente in primavera: è questo il periodo dell’anno in cui l’erba è più rigogliosa e quindi la mamma ha più latte per sfamarli. La natura si regola da sé, basta ascoltarla e assecondarne tempi e ritmi.

Filosofia naturale
Nella Maremma grossetana, nel raggio di una quindicina di chilometri, distribuiti al di là e al di qua del fiume Ombrone, sorgono gli allevamenti che fanno capo all’azienda agricola Podere dei Fiori: I Terzi d’Ombrone – con richiamo al fiume anche nel nome – in località Poggi del Sasso e gli altri tre Pietratonda, Ontaneta e Banditaccia. Godendo del paesaggio, tra la macchia mediterranea e gli uliveti, si osservano da lontano queste dolci colline – che raggiungono i 300-350 metri circa di altezza, prevalentemente boschive e intervallate da vallate di prati – e si possono scorgere al pascolo, allo stato brado, 150 vacche maremmane e 250 di razza francese Aubrac. I loro figli, i vitelli nati in questo luogo, sono destinati una volta cresciuti e ingrassati, alle stalle de I Terzi d’Ombrone e di Pietratonda per poi diventare il bovino di Maremma Fior fiore Coop. Non solo. Agli animali che trovano i natali su questi 1.500 ettari di terreno, se ne aggiungono altri, anch’essi nati in Maremma, che vengono acquistati dal Podere dei Fiori tra l’alta Maremma laziale e la bassa Toscana per essere poi ingrassati negli allevamenti de I Terzi d’Ombrone e di Pietratonda. Qui, in un connubio con la natura e il paesaggio circostante, ci sono tutte le attenzioni possibili al benessere e alla cura degli animali, a partire dalle loro condizioni di vita.

Garanzia di qualità
L’idea di fondo è che, se durante la sua vita l’animale è stato bene, anche il prodotto sarà di prima qualità. «I nostri allevamenti sono certificati dal CRenba , il Centro di referenza nazionale per il benessere animale – spiega Romano Vigna, amministratore del Podere dei Fiori –. Provenendo da molto vicino, gli animali sostengono un brevissimo viaggio per giungere a I Terzi, per cui arrivano qui sani e con meno stress. Oltre il 90% di loro non subisce alcun trattamento antibiotico nell’intero arco della vita».
Gli animali stanno in spazi ampi e ben puliti. L’alimentazione è ad libitum. «I foraggi, i fieni e la paglia sono prodotti in Maremma – aggiunge Vigna –, tutti i mangimi miscelati in loco nell’allevamento di Ontaneta. Gli animali hanno lettiera permanente e acqua a volontà. Inoltre nella maggior parte nelle nostre stalle abbiamo adottato sistemi di ventilazione innovativi».

 

Con tutte le cure
Senza uso di antibiotici: crescono così i bovini nel Podere dei Fiori.
Parola di veterinario.

Alleviamo la salute è la campagna di Coop per migliorare le condizioni di allevamento degli animali ed eliminare o ridurre l’uso degli antibiotici. A Mario Vagheggini, veterinario e responsabile sanitario del Podere dei Fiori, abbiamo chiesto come si traduce in concreto quest’impegno negli allevamenti in cui cresce il bovino di Maremma Fior fiore Coop.
«La stragrande maggioranza dei bovini di Maremma Fior fiore nati nei nostri allevamenti non fa uso di antibiotici per tutta la vita: ricorriamo agli antibiotici solo sporadicamente, se c’è una polmonite ad esempio. Gli animali sono sottoposti alla sverminazione e alla vaccinazione, che serve per prevenire le malattie, e quindi l’eventuale necessità di usare antibiotici c’è», spiega Vagheggini. Alla base di tutto c’è il rispetto degli animali che, come sottolinea il veterinario, «fino agli 8-9 mesi si nutrono di latte ed erba, poi di fieno e farine; durante l’ingrassamento seguono un’alimentazione specifica a base di vegetali: fieno e paglia della zona, mais e soia no ogm e crusca».