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Le mille virtù dei prodotti ViviVerde, il marchio biologico di Coop

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di ottobre 2019

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Che i prodotti biologici sono più sani, dalle grandi qualità nutrizionali, più controllati rispetto alla produzione convenzionale tutti ormai lo sanno – o almeno i consumatori più accorti ed ecologicamente sensibili –, ma orientarsi tra le varie proposte e le varie marche non è sempre semplice. Abbiamo chiesto direttamente a Coop Italia perché un consumatore dovrebbe acquistare un prodotto a marchio ViviVerde Coop. «La nostra non è una scelta dell’ultima ora, ma sulla strada del biologico ci siamo incamminati con convinzione da anni, raggiungendo numeri tali (oltre 600 solo i prodotti alimentari, ndr) da testimoniare il nostro grande impegno sul fronte della sostenibilità – puntualizza Renata Pascarelli, direttore qualità di Coop Italia –, con un sistema di produzione che rispetta l’ambiente, gli animali, la nostra salute. Il sistema dei controlli su tutto il biologico è molto rigoroso: grazie alla selezione dei fornitori, ai controlli e alle verifiche dei nostri specialisti Coop offre una linea di prodotti sicuri, trasparenti e buoni». E, infatti, i prodotti ViviVerde piacciono molto a soci e clienti: sul totale delle vendite del prodotto Coop hanno un’incidenza superiore al 9% e oltre la metà del totale delle vendite bio alla Coop è realizzato da ViviVerde.

Di sicuro effetto
La sicurezza soprattutto, si diceva. Oltre ai requisiti di legge, Coop ha scelto di assoggettarsi al regime di controllo previsto per i produttori e svolge verifiche indipendenti e aggiuntive sui suoi fornitori bio che sono selezionati e qualificati con una rigorosa procedura d’ingresso e poi controllati periodicamente.
Ai fornitori vengono chieste,ad esempio, la garanzia della separazione, durante le fasi produttive e di stoccaggio, da altri prodotti non biologici per evitare contaminazioni anche accidentali, la rintracciabilità di ogni singolo prodotto per mantenere il controllo della filiera in tutte le fasi, la compilazione di un resoconto annuale, anche relativo alle rese dichiarate nel prodotto finito rispetto alla materia prima impiegata, e l’adesione alla piattaforma elettronica implementata da Federbio per un controllo più puntuale. A seconda della tipologia delle materie prime e del rischio collegato al biologico, sono eseguiti controlli a campione da parte di Coop, che richiede lo stesso impegno ai fornitori coinvolti, fino ad arrivare alla verifica nelle aziende agricole, ultimo anello della filiera. I casi di frode, peraltro isolati e denunciati, servono a rafforzare ulteriormente il grande impegno di Coop. Inoltre esclusi da tutti i prodotti della linea ViviVerde gli aromi, anche naturali, prediligendo ricette semplici con il minor numero di additivi ed escludendo i grassi tropicali come quello di cocco e di palma. E la cura per gli imballaggi? «Già sostenibili per l’ambiente, privilegiando da sempre quelli riciclabili, gli imballaggi di tutta la linea ViviVerde alla fine di quest’anno potranno vantare il primato di non dover essere conferiti nell’indifferenziato. Nessuno escluso», risponde Pascarelli.
Fare la lista di tutti i prodotti sarebbe troppo lungo. Si va dai biscotti alle insalate, dalla pasta ai piatti confezionati per vegetariani e vegani, dalle carni bianche all’olio, dalle farine alle uova, dal pomodoro alle mele, dai formaggi freschi al latte; in più ci sono tutti i prodotti non alimentari che sono stati sviluppati negli ultimi anni, con attenzione anche alla confezione, tutti con un valore aggiungo ecologico così evidente da non lasciare dubbi sul fatto che siano più rispettosi della natura. Sul fronte della convenienza, Coop cerca le condizioni commerciali in grado di garantire il migliore rapporto qualità-prezzo e di offrire a soci e clienti un’ampia varietà di prodotti.