Mettetevi comodi

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In pieno relax su una poltrona dotata di dispositivo elettrico che aiuta anche a rialzarsi. Ecco come scegliere quella giusta
di Roberto Minniti

Cosa c’è di meglio che rilassarsi in poltrona quando si è stanchi? Ma non sempre, e non per tutti, l’operazione che siamo abituati ad associare col riposo è così semplice come dovrebbe. E tantomeno lo è quella – inevitabile – di rimettersi in piedi quando lo si desidera.

Critica di scelta
Le soluzioni in questi casi non mancano e la tecnologia può aiutare, e molto, chi ha difficoltà di questo tipo. Una delle più pratiche è ricorrere a poltrone elettriche in grado di inclinare in due sensi lo schienale ed eventualmente il poggiapiedi. L’utilità è facile da intuire: il movimento della poltrona rende più agevole e sicuro alzarsi in piedi. Ma non è semplice scegliere tra i molti modelli presenti sul mercato. La prima, importante, differenza è tra apparecchi con uno o due motori. I primi consentono solo di regolare il movimento contemporaneo dello schienale e della piedera; due motori, invece, rendono possibile comandare le due funzioni diversamente. E questo potrà senza dubbio rendere più comodo il nostro riposo. Nella scelta deve essere presa in considerazione la praticità, anche di trasporto, specie se la poltrona dovrà essere spostata in zone differenti della casa. Occhio dunque alle dimensioni, controllando, per esempio, che consentano di passare per le porte: molto comode le opzioni che hanno ruote o pratici carrelli per lo spostamento.

Con le dovute garanzie
Come in tutti gli acquisti di questo tipo è bene scegliere il rivestimento non solo per la gradevolezza estetica ma anche per la resistenza (anche dei colori) e la facilità di essere pulito. Un punto a favore è la sfoderabilità che consente il lavaggio magari in lavatrice. Altra con- Mettetevi comodi siderazione è che la casa costruttrice assicuri un adeguato periodo di garanzia, tanto alle componenti elettriche che al resto, e una durata sufficiente della reperibilità dei pezzi di ricambio. Sul primo fattore si può preferire chi offre condizioni di garanzia migliorative e più lunghe dei 2 anni previsti dal Codice del Consumo (e dunque ha più certezze sulla qualità di ciò che produce). Sulla reperibilità delle parti di ricambio – in questo caso tanto dei tessuti che delle componenti elettriche – non resta che scegliere marche serie e rivenditori conosciuti che non facciano scherzi al momento del bisogno. La sicurezza della poltrona su cui ci accingiamo a passare tante ore dovrebbe essere affidata a controlli seri, meglio se certificati da un ente come l’Istituto del marchio di qualità (Imq).

 

Solo un optional
Una volta scelte la caratteristiche fondamentali e stabilito quanto si è disposti a spendere, si possono considerare gli optional di questi modelli. Alcune poltrone hanno anche la funzione massaggio sfruttando il meccanismo di air bag o di piccole sfere rotanti. Nel primo caso i motori presenti nel cuore delle poltrone permettono di sollecitare i muscoli di chi ci si siede sopra; nel secondo caso delle piccole sfere rotanti fanno pressione, “pizzicano” la pelle e vibrano. Quelle di migliore tecnologia usano movimenti circolari, invece che andare semplicemente su e giù come accadeva nella prima generazione di poltrone rilassanti. Inutile dire che il prezzo sale proporzionalmente agli optional. Meglio ricordare che su questi dispositivi si può contare sul 19% di bonus fiscale. Con o senza il massaggio.