Nodo commerciale

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4 Marzo 2018
Recupero dell’attività caratteristica il punto di forza del Preventivo 2018 che sarà presentato alle Assemblee Autonome delle Sezioni soci. Per Unicoop Tirreno sotto il profilo commerciale questo è l’anno della sfida per proseguire sulla via del risanamento
di Rita Nannelli e Susanna Orlando

Un Preventivo 2018 basato sulla ripresa dell’attività caratteristica quello approvato dal Consiglio d’Amministrazione del 29 gennaio, di cui si darà informazione nelle Assemblee Autonome delle Sezioni soci, in programma dal 7 al 16 marzo – l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci il 26 –.
«Un recupero della gestione commerciale iniziato nel 2017, segnando un’inversione di tendenza rispetto al recente passato che prosegue quest’anno con azioni legate all’incremento delle vendite e al contenimento dei costi da rafforzare ulteriormente», riassume così Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno, gli obiettivi di un Preventivo che ha al centro il rilancio delle vendite.

Criteri di scelta
Riduzione dei costi, interventi di miglioramento nella gestione dei punti vendita e ristrutturazioni hanno prodotto, infatti, lo scorso anno i primi importanti risultati, sebbene in un quadro generale caratterizzato da debolissimi segnali di ripresa dei consumi, in cui gli spazi di mercato si sono ristretti e la concorrenza allargata. Scelte strategiche decisive anche per un 2018 in cui le vendite complessive del Gruppo sono stimate a 930,6 milioni di euro con una crescita a rete omogenea del +1,35% rispetto allo scorso anno (+0,10% in Lazio-Umbria e +2,10% in Toscana). Recupero anche sul fronte dei costi: quelli diretti di vendita (personale e altri costi di rete) di oltre 4 milioni (-0,20% su stima a finire 2017); quelli indiretti e centrali diminuiranno di circa 3 milioni (-0,27%) Tra le voci più significative, la Cooperativa – per effetto delle azioni avviate nel 2017 che daranno risultati quest’anno – ridurrà i costi della sede di Vignale di circa 2,7 milioni con un’incidenza sul fatturato del 2,60%, in linea con la media delle altre cooperative (nel 2016 era del 3,50%). «Si arriva così a chiudere la gestione caratteristica con una perdita di -5,5 milioni di euro in recupero di oltre 10 milioni rispetto allo scorso anno (stima a finire). Un obiettivo tutto da conquistare, lo sappiamo bene, ambizioso, per cui è necessario un impegno davvero straordinario», precisa Canova.

Linee guida
Un utile nella gestione commerciale tanto più importante da raggiungere se si considera che la gestione finanziaria, a causa della forte riduzione del Prestito Sociale – su cui pesano la nuova normativa che rivede l’importo massimo di raccolta e la restituzione di milioni di euro ai soci che ne hanno fatto richiesta (cosa che dimostra la solidità della Cooperativa) –, non potrà più portare il suo contributo positivo come negli anni passati. «Perciò la riduzione delle perdite nella gestione commerciale rappresenta il primo passo per tornare a fare utili nell’attività caratteristica nel 2019. Da qui passa la prospettiva di vita della Cooperativa», dichiara Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno, che sottolinea: «Sarà valutata ogni possibilità di rilancio per i punti vendita dall’andamento economico più critico per evitare altre chiusure. I soci di alcuni territori della Campania e del Lazio hanno visto, infatti, chiudere o cedere ad altri operatori del territon rio i loro negozi di riferimento. Scelte dolorose e difficili, come la recente chiusura del negozio di Sant’Oreste o la cessione dei due punti vendita di Napoli via Arenaccia e Santa Maria Capua Vetere a Multisviluppo Unipersonale srl, ma fatte nella convinzione che, col perdurare nel tempo dei risultati pesantemente negativi, le perdite sarebbero diventate irrecuperabili e rischiavano di vanificare il percorso di risanamento e rilancio della Cooperativa delineato dal Piano industriale 2017-2019».

Aumento della produttività I
l percorso di miglioramento passa dunque dall’incremento del fatturato e della produttività, ma presupporne una rete di vendita all’altezza dei tempi. Perciò nel corso dell’anno sono previsti investimenti molto mirati, in coerenza con le risorse finanziarie disponibili, con circa 11 milioni destinati a ristrutturazioni e interventi di rinnovo e ammodernamento di alcuni punti vendita sia in Toscana che nel Lazio. In primo piano anche l’offerta commerciale, per rispondere alle moderne esigenze dei soci e dei consumatori e guadagnare nuove fette di mercato. Si prosegue così sulla strada tracciata nel 2017 in termini di varietà dell’offerta e del servizio, investendo nell’innovazione: previsto, infatti, lo sviluppo di settori in forte crescita come il biologico, il vegano e l’area del benessere. Ma il perno della strategia commerciale resta la convenienza che quest’anno si tradurrà in un incremento consistente di iniziative promozionali riservate ai soci, uguali per Toscana, Lazio e Umbria. Nell’ambito dei servizi una novità in primo piano: la possibilità di sottoscrivere contratti di luce e gas per uso domestico al giusto prezzo e con la garanzia di Coop quanto a serietà e trasparenza (all’argomento è dedicato l’articolo di pag. 12 Servizio completo). «L’obiettivo ambizioso e impegnativo, ma realizzabile, della Cooperativa è quello di sviluppare quegli ambiti di miglioramento che ha fissato nel Preventivo. Ciò è di fondamentale importanza perché sia credibile il traguardo di portare a pareggio nel 2019 il risultato della nostra attività commerciale, fulcro del risanamento complessivo di Unicoop Tirreno», conclude Lami.

 

Nuove proposte
Come cambia il Regolamento delle Sezioni soci. 
di Barbara Sordini
Ecco cosa c’è da sapere nel percorso verso le elezioni per il rinnovo dei Comitati soci. Marzo per Unicoop Tirreno è dedicato ai soci, non solo per le tante promozioni e offerte del periodo che precede la Pasqua, ma anche per gli appuntamenti istituzionali. Dai primi giorni del mese iniziano le Assemblee Ordinarie Separate e Autonome delle Sezioni soci e le novità certo non mancano. Si parlerà di Bilancio Preventivo 2018, degli adempimenti relativi al rinnovo dei Comitati Direttivi delle Sezioni soci, della nomina della Commissione elettorale per il rinnovo dei Comitati Direttivi, della nomina Commissione Valori e Regole. Il tutto ai sensi del nuovo Regolamento delle Sezioni soci che, sulla base delle indicazioni normative già recepite nello Statuto, propone alcune modifiche a partire dal nome Sezioni soci che adesso sono meglio riconosciute come Organismi territoriali di rappresentanza della base sociale.

Per nostra norma e regola
Per conoscere i punti salienti del nuovo Regolamento, abbiamo incontrato Massimo Favilli, direttore soci e comunicazione di Unicoop Tirreno. «Con le Assemblee e con le nomine delle Commissioni si avvia il percorso che ci porterà a fine novembre alle elezioni per il rinnovo degli Organismi territoriali di rappresentanza della base sociale. Un percorso assembleare che inizia con proposte di modifica al Regolamento delle Sezioni soci, in linea con le recenti normative sulle Cooperative di consumo di grandi dimensioni come, ad esempio, l’esclusione dei soci inattivi». Una novità riguarda, appunto, il numero dei componenti dei Comitati Direttivi: fino ad ora era previsto un numero minimo (7) e uno massimo (21), ma con il recente accorpamento delle Sezioni soci – da 29 sono diventate 23 – sono cambiate anche le dimensioni territoriali, da cui la necessità di ampliare la rappresentanza di soci iscritti presso negozi e comuni diversi. Il numero dei componenti dei Comitati Direttivi è diventato per questo flessibile, in base alle esigenze territoriali. Novità anche per le regole di ingresso ai Comitati da parte dei soci dipendenti della Cooperativa e delle sue partecipate: a loro è consentito un limite massimo di 1/4 dei componenti della lista elettorale di ogni singola Sezione e non possono ricoprire la carica di presidente o vice presidente del Comitato soci. Sempre a proposito di elezioni, il Regolamento prevede adesso un allungamento dei tempi per presentare la propria autocandidatura: si passa dai 30 ai 45 giorni che decorrono unitariamente per tutte le Sezioni soci dal giorno successivo alla data di insediamento dell’ultima Commissione elettorale. Questo per permettere una maggiore divulgazione del percorso elettorale e più tempo ai soci per partecipare e autocandidarsi. Proprio riguardo alle Commissioni elettorali sono state apportate delle variazioni per snellirne il lavoro: «Le Commissioni elettorali – prosegue Favilli –, composte da un minimo di 3 fino a un massimo di 5 membri per ogni Sezione soci, hanno tra i compiti principali quello di verificare le autocandidature e comporre le liste dei soci da votare. Il nuovo Regolamento agevola il lavoro di ogni Commissione elettorale che, per valutare le candidature, farà riferimento ai risultati di un questionario di autovalutazione, predisposto dalla Cooperativa, da compilare insieme alla scheda di autocandidatura. È l’inizio di un percorso importante – conclude Favilli – che porterà a un rinnovo dei Comitati Soci per il triennio 2018-2021. Saranno proprio i soci eletti a farsi portavoce delle necessità del territorio, entrando a far parte di un meccanismo democratico fondamentale per la governance della Cooperativa».