Occhio di riguardo

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4 Novembre 2020
200 prodotti Coop col 20% di sconto: più che una campagna promozionale, una “staffetta dei valori”, perché etica, sicurezza, ambiente e convenienza s’incontrano nel marchio con l’occhio.

Articolo pubblicato su NuovoConsumo del mese di novembre 2020

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La staffetta dei valori

 

Quasi quasi il punto vendita è la realizzazione di quella “foresta di simboli”, piena di “Corrispondenze” di baudelairiana memoria. Un prodotto, come un evento è carico di senso; e non è solo il valore d’uso, c’è un valore simbolico, emotivo, un supplemento d’anima per cui una cosa può essere scelta invece di un’altra – è quanto in Senso e indifferenza. Un clusterbook di filosofia suggerisce Adriano Fabris –, sempre in un quadro di relazioni a cui essa rimanda.
E, infatti, definire quella avviata da qualche giorno nei negozi di Coop – 200 prodotti a marchio scontati del 20% – una semplice campagna promozionale per Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia, non dà la misura e il senso di ciò che c’è dietro. O meglio, dentro.

 

Giudizio di valore
«L’abbiamo chiamata “staffetta dei valori” – qualità, sicurezza, salubrità, trasparenza, rispetto dell’ambiente e di chi lo abita, di chi produce – perché tutti insieme, uno dopo l’altro, come in una staffetta, concorrono al risultato finale: creare un prezzo giusto, che non è necessariamente il più basso. Questo è il nostro prodotto a marchio e nel nuovo carrello della spesa dei nostri prodotti ce ne sono 200 col 20% di sconto (fino al 23 novembre, ndr), tutto questo significa non fare compromessi sulla qualità e la sicurezza e dare la garanzia della convenienza», evidenzia Latini. Una campagna che coinvolge tutte le Cooperative, ma ognuna ha il suo paniere di prodotti, in base alle caratteristiche del territorio e alle diverse esigenze di soci e clienti: dentro ci troverete un menu completo e vario, dai biscotti alla pasta, dall’olio ai surgelati, “vecchie conoscenze”, prodotti che l’uso ci ha insegnato a conoscere e apprezzare, e nuovi arrivati, con un “occhio” di riguardo per il consumatore di oggi.

Le indagini di mercato recenti e il Rapporto Coop 2020 - Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani mostrano, infatti,un cittadino-consumatore più insicuro, in bilico tra paura e speranza, comunque attento alla qualità della vita e dell’ambiente; per lui il benessere passa anche da ciò che consuma e da come lo consuma. E la crescita delle vendite del prodotto a marchio Coop – nei mesi del lockdown del 25% – dimostra quest’attenzione.

Marchio di famiglia
«Nuove emergenze sanitarie, nuove incertezze sul mondo che ci circonda, nuovi modelli di consumo rappresentano una sfida che Coop ha voluto cogliere anche in questo percorso accidentato di ritorno alla normalità. La campagna in corso da qualche giorno rappresenta la nostra volontà di interpretare questi bisogni di qualità, sicurezza e risparmio, esprimendo in una chiave moderna l’identità dell’impresa cooperativa – afferma Christophe Guiniot, direttore acquisti e marketing di Unicoop Tirreno –. Un’iniziativa che vuole ribadire i valori di Coop, racchiusi nel suo prodotto a marchio, con la convenienza in primo piano, proseguendo nell’impegno di stare vicino alle famiglie italiane, soprattutto a quelle alle prese col rigore della crisi. Lo abbiamo fatto nei mesi scorsi, durante e dopo il periodo più difficile dell’emergenza coronavirus, con i prezzi bloccati su oltre 2mila prodotti a marchio e con un pacchetto speciale di 10 prodotti a 10 euro – riassume Guiniot –.
E ancora: con un catalogo dedicato ai soci di Lazio e Umbria di 200 prodotti a marchio scontati del 20%, a settembre e ottobre; per i soci toscani in questi ultimi due mesi un ampio assortimento di prodotti Coop (oltre 200, raddoppiati rispetto ai mesi precedenti) scontati del 10%. Ma abbiamo proposto, e continuiamo a proporre a novembre, la Convenienza tripla, 5 prodotti a marchio Coop e di fornitori locali, tra carne, pesce, frutta e verdura, in promozione, “freschissimi” che provengono da una filiera italiana, giusta e sicura».

Così la spesa si carica di valore, quella “staffetta dei valori” di cui parlavamo all’inizio.