Sani&Salvi

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14 Settembre 2017
Settembre 2017
di Barbara Bernardini

In odore di
Basta annusare il cibo per ingrassare? Il buon senso suggerisce di no, eppure una nuova ricerca americana dimostra che l’olfatto potrebbe avere un ruolo più importante del previsto nel regolare la produzione di tessuto adiposo. I ricercatori hanno messo a dieta ipo o iper calorica due gruppi di ratti, uno con olfatto normale e l’altro che non riusciva a sentire gli odori. Mangiando le stesse calorie, quelli che potevano annusare il cibo ingrassavano il doppio e dimagrivano la metà. Vedremo dove queste ricerche porteranno.

 

Un farmaco pericoloso
Un nuovo studio dell’Università di Saint Louis dimostra che i farmaci gastroprotettori non andrebbero usati con leggerezza. Su una popolazione di 75mila persone gli studiosi hanno rilevato che la classe di farmaci denominati “inibitori della pompa protonica”, impiegati per l’acidità gastrica, erano associati a un aumentato rischio di morte per varie cause. In particolare nella popolazione che era in cura con questi farmaci per più di 5 anni, per la quale il rischio aumentava del 50%. Negli Stati Uniti, come in Europa, sono milioni le persone che assumono questi farmaci spesso in modo improprio, per contrastare sintomi che potrebbero essere facilmente corretti con un’alimentazione attenta.

 

Seguire il cammino
Secondo una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista “Neurology” basterebbe valutare la velocità della camminata nei malati di Alzheimer per capire quanto velocemente la malattia stia progredendo, fin dai primi segni. I ricercatori sostengono quindi che la velocità di camminata dell’anziano andrebbe monitorata, per capire subito se qualcosa non va nell’ippocampo – la regione del cervello collegata all’orientamento spaziale – e provvedere alle opportune indagini.

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