SPESA A DOMICILIO – I PRIMI RISULTATI

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18 Maggio 2020
Siglato in pieno lockdown, lo scorso 20 marzo, garantisce oltre 1600 consegne al giorno coinvolgendo oltre 500 associazioni partner (dalla Caritas all’Arci ad altre sigle del terzo settore). “Con questa dinamica prevediamo entro maggio di superare le 100mila spese consegnate”.

Una rete di oltre 500 punti vendita coinvolti e oltre 500 associazioni partner (dalla Caritas all’Arci a altre sigle del terzo settore). E’ la base portante su cui poggia il Protocollo d’Intesa sottoscritto da Ancc-Coop (l’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), ANCI (l’Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Dipartimento della Protezione Civile. Siglato lo scorso 20 marzo in pieno lockdown il Protocollo è entrato da subito a regime attivando il servizio di consegna a domicilio della spesa a persone in particolari situazioni di vulnerabilità o perché non autosufficienti o in condizioni tali da non poter uscire da casa per pregresse patologie o anche a persone impegnate in servizi di emergenza. Ad oggi il servizio garantisce oltre 1600 consegne al giorno, consente il presidio dell’8% dei comuni italiani in cui risiede, sulla base delle nostre stime, circa il 20-25% della popolazione italiana. “Con questa dinamica prevediamo entro maggio di superare le 100mila spese consegnate – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia- E’ una delle attività solidaristiche che hanno impegnato maggiormente le nostre cooperative e di cui andiamo fieri. Questo Protocollo che abbiamo siglato 2 mesi fa ha funzionato anche come modello per altre realtà imprenditoriali e territoriali che hanno poi attivato iniziative analoghe. Si affianca alle altre azioni messe fino ad ora in campo da Coop: dalle donazioni di milioni di mascherine alla Protezione Civile, all’ulteriore 10% di sconto sui buoni spesa emessi dal Governo, alla decisione di bloccare i prezzi su oltre 18.000 prodotti di marca e a marchio Coop”.

 

 

Roma, 18 maggio 2020

ufficio stampa Coop