Su due ruote

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25 Aprile 2017
Dal manubrio ai pedali, dal cambio alle ruote. Come scegliere la mountain bike che fa per noi per sviare il traffico in città o per affrontare i sentieri in montagna.
di Roberto Minniti

Che si tratti di qualche ora nel fine settimana o per un uso più frequente, è arrivato il momento di rispolverare la bicicletta lasciata troppo tempo in cantina. Oppure potrebbe essere questo il momento (e la stagione!) giusto di prendere la decisione e di acquistarne una. Ma quale scegliere?

Campagna acquisti
La domanda non è da sottovalutare dato che il mercato propone soluzioni diverse in base all’uso che si intende fare della due ruote. Difficile, infatti, pretendere che uno stesso modello si riveli adatto per girare sulle strade cittadine e durante le pedalate del fine settimana in campagna. Per i percorsi extraurbani, la scelta obbligata è una mountain bike. In generale questi modelli hanno in comune la presenza di pneumatici più larghi, per aderire bene al terreno e assorbire le scosse. Il manubrio è dritto per un migliore controllo della direzione della bicicletta anche su terreni difficili e le leve dei freni e del cambio sono posizionati in modo tale da poter essere comandati facilmente con la punta delle dita, tenendo sempre salda la presa sul manubrio. Il cambio è più evoluto di quello delle bici da città e si avvale generalmente di tre corone e 6/9 pignoni. Anche le sospensioni sono particolarmente curate per adattarsi a terreni anche impervi.

Giro in città
All’interno di questa grande categoria (che per i più esperti prevede ulteriori distinzioni in modelli adatti alle discese, al cross ecc.) si possono distinguere le mountain bike per la città. Una scelta sempre più pratica in alcune delle nostre città, in cui il manto stradale non ha nulla da invidiare (si fa per dire) a quello delle più ardue strade di campagna. Rispetto alle altre hanno la sella più confortevole e il manubrio più alto; contano sulla comodità di buone sospensioni e mantengono un numero di cambi simili a quello delle parenti extraurbane. Questa opzione può rivelarsi conveniente per chi non abbia la necessità di spendere un patrimonio per una bicicletta da utilizzare con regolarità su strade di campagna o di montagna ma desideri un ibrido comodo anche per la città. In questo caso, però, verificate che siano presenti tutte le dotazioni di sicurezza (fanali, catarifrangenti ecc.).

Materiale di approfondimento
La differenza comunque la fanno i materiali. Per i telai, ad esempio, l’acciaio è rigido, resistente alle sollecitazioni e di lunga durata (in caso di uso intenso la vita media è di 8-10 anni), ma soggetto dopo alcuni anni alla ruggine. L’opzione migliore è l’alluminio, più leggero, rigido, resistente alla ruggine, ma più caro e leggermente meno durevole (fra i 5 e i 7 anni). Carbonio, titanio e magnesio hanno performance di alto livello (a costi elevati), ma sono più che altro destinati a biciclette da competizione. Nella scelta ha un ruolo importante anche il materiale dei componenti: freni, cerchioni, cambio. Molti si orientano sulle marche più conosciute, come Shimano, Campagnolo e Sram, che godono fama di affidabilità. Una volta scelta la tipologia di bicicletta adatta ai propri utilizzi non resta che trovare quella adeguata alla propria statura. Un aspetto da non sottovalutare dato che pedalare con una bici della misura sbagliata, oltre che scomodo e più faticoso, può dare problemi alla schiena. Nel caso di una mountain bike, a questo proposito attenzione alla bici biammortizzata, ossia con ammortizzatori anteriore e posteriore: la sella ha il canotto più corto, quindi si può alzare meno, e dunque la bici è meno adattabile. Più in generale, le biciclette per adulti partono da 17 pollici (qualche volta indicate con la taglia small) per chi è sotto 1,70 metri, mentre le misure da 18 o 19 pollici (le medium) sono indicate per stature tra 1,70 e 1,80 metri e le 20/21 (large) sono destinate a chi è tra 1,80 e 1,90 metri. Il consiglio che vi diamo, comunque, è di non fidarsi delle sole indicazioni e di sperimentare salendo in sella al vostro modello preferito.

La soluzione più adatta
Che cosa verificare prima dell’acquisto di una mountain bike.

Con un occhio alla qualità e l’altro al portafoglio. Quello della mountain bike è un mondo che appassiona molti e spinge spesso alla ricerca di biciclette sempre più perfezionate, in grado di viaggiare su terreni molto impegnativi, come impegnativo (e spesso con troppi zeri) è il costo da affrontare per dotarsi di questi piccoli gioielli a due ruote. Eppure esistono ottime soluzioni anche per chi si avvicina al primo acquisto di un modello di questo tipo e non vuole spendere, come è giusto, migliaia di euro. La migliore soluzione, senza rinunciare alla qualità, è una Mtb con la sola forcella ammortizzata (il doppio ammortizzatore generalmente fa lievitare il prezzo). Nel caso di modelli di questo tipo, con ogni probabilità, ci troveremo di fronte a sospensioni posteriori di scarsa qualità (e dunque non efficienti in ammortizzazione) e al contempo a un aumento eccessivo di peso della bicicletta che può renderne scomodo l’uso. Nella scelta del diametro delle ruote, poi, si gioca un aspetto importante dell’acquisto. Se molti dei componenti della Mtb si potranno cambiare con il tempo, se lo si desidera, l’assetto della bicicletta è quello deciso al momento dell’acquisto. A garantirci una buona versatilità sono ruote da 27,5 o 29 pollici di diametro. Le seconde sono certamente più indicate ai neofiti, dato che garantiscono più stabilità e sicurezza nella guida. Tenete però conto che una mountain bike con ruota da 26 pollici è ormai quasi uscita dal mercato, dunque si possono trovare offerte interessanti dal punto di vista economico su cui vale la pena riflettere. Infine la regola sulla quale non bisognerebbe transigere è “meno plastica possibile”: meglio se parti come le leve dei freni e i pedali sono in alluminio, più resistente all’usura.