Storia a sé

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Racconti di donne, poesie, vissuto personale, percorsi di laboratorio, “istruzioni per l’uso” della propria vita. Tutto questo, abilmente miscelato, è il libro E corrono ancora. Storie italiane di donne selvagge della psicoterapeuta Tiziana Luciani, tra le prime in Italia a occuparsi in modo specifico di donne e di donne che vivono in contesti difficili, avendo come riferimento il lavoro della psicanalista statunitense Clarissa Pinkola Estés (nota al grande pubblico per il suo best seller Donne che corrono coi lupi). Ma chi è la “donna selvaggia” del titolo?

“Forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze, stereotipi”. E corrono ancora significa che la donna, liberata da questi lacci, può ripartire con il suo vero sé. Il percorso viene descritto in dieci capitoli cominciando da “saltare le trappole” che si trovano lungo il cammino – una malattia, un lutto, una relazione finita, la perdita del lavoro – per arrivare a comprendere i propri veri bisogni “sfogliando al contrario le pagine dell’album di famiglia” – se serve – perché “l’origine è la meta”, scrive Luciani. Un saggio composito in cui la scrittrice ci guida, con mestiere e affetto, alla conoscenza e al rispetto di come si è davvero, proponendo anche una serie di esercizi da fare da sole o tra amiche, in nome del diritto alla felicità. Ognuno la sua.


Tiziana Luciani
E corrono ancora
Storie italiane di donne selvagge

Frassinelli 2014, pp. 314, euro 17,50