Forte legume

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15 Marzo 2016
2016 anno internazionale dei legumi, alimenti importanti per l’alimentazione e per la salvaguardia della piccola agricoltura.
di Giorgio Nebbia

Li chiamavano “carne dei poveri” perché effettivamente fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie erano una fonte di proteine abbastanza pregiate per le famiglie che si nutrivano essenzialmente di mais o frumento. In Italia questa stagione è (fortunatamente!) finita e i legumi sono ormai ingredienti di una gastronomia che può contare su altre fonti di proteine, ma per molti milioni di persone i legumi occupano ancora grande importanza come alimenti. Al punto che le Nazioni Unite hanno voluto dedicare questo 2016 come anno internazionale dei legumi.

I legumi sono i semi di piante di varie specie della famiglia delle Fabacee, leguminose che hanno la proprietà di possedere nella radici un microrganismo, Rhizobium, che fornisce molecole azotate, ricavate dall’azoto atmosferico, utili alle leguminose le quali, a loro volta, “ricompensano” il Rhizobium cedendogli le molecole organiche utili per il suo nutrimento. I legumi hanno un posto importante nell’alimentazione per il loro contenuto di proteine (dal 20 al 25 per cento del peso dei semi) e soprattutto per la loro qualità biologica; esse infatti contengono una relativamente elevata quantità di lisina, uno degli amminoacidi essenziali, quelli che l’organismo non può sintetizzare ma deve introdurre con la dieta; di lisina sono, invece, povere le proteine dei cereali, per cui i legumi offrono un’importante integrazione nelle diete povere o prive di alimenti di origine animale.

La Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, si propone di diffondere la cultura e la conoscenza scientifica dei legumi, alimenti solo apparentemente modesti. Il miglioramento della coltivazione delle piante leguminose è importante anche per la diffusione e salvaguardia della piccola agricoltura, quella spesso a livello familiare o di villaggio, che più di altre può trarre benefici dalla produzione e dal consumo di legumi. La produzione mondiale di legumi ammonta a circa 65 milioni di tonnellate all’anno. 30 di queste sono costituite dai fagioli, seguiti da ceci, piselli, lenticchie, fave. Circa 1/3 della produzione mondiale si ha in India, seguita da Canada, Myanmar, Cina, Nigeria e tanti altri paesi.

La maggior parte dei legumi è destinata al mercato interno dei singoli produttori, ma il Canada è un forte esportatore di legumi verso gli Stati Uniti, l’Europa e la Cina. La produzione italiana di legumi, oggi poco più di 100mila tonnellate all’anno, ha subito una drastica diminuzione a partire dalla metà del secolo scorso e attualmente il nostro paese importa circa 300mila tonnellate all’anno di legumi secchi dalla Russia e dal Canada.
Che l’anno internazionale dei legumi spinga a una resurrezione della loro coltivazione anche in Italia?

Per approfondire:

Sito ufficiale della FAO sul 2016 Anno dei legumi (in inglese)