Tipi da spiaggina

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Comode, pratiche e soprattutto economiche. Le sdraio da spiaggia, l’oggetto del desiderio alla portata di tutte le tasche.
di Daniele Fabris

Simbolo della vacanza, delle ferie al mare, perfino del boom economico della prima metà del Novecento, oggi le sdraio sono diventate vittime dell’usa e getta più smodato. Modelli acquistati d’impulso che garantiscono, quando va bene, una stagione d’uso per poi finire nel cassonetto (più spesso, purtroppo, accatastati fuori dalle campane dei rifiuti) per aver ceduto troppo presto ai segni del tempo. La via d’uscita per evitarlo, ovviamente, c’è ed è quella di optare per un acquisto in grado di assicurare comodità, praticità di trasporto e durata nel tempo. Condizioni che richiedono un po’ di accortezza all’atto della scelta, soprattutto considerando che si tratta di attrezzature destinate a rimanere alle intemperie o, peggio, a sopportare l’aggressione della salsedine. Di modelli ne esistono moltissimi, venduti a prezzi che partono da pochi euro per una spiaggina pieghevole low cost fino ad arrivare a diverse centinaia di euro per sedie e lettini più di tendenza, realizzati con materiali pregiati e magari dotati di accessori studiati per il comfort.

Sotto questo sole

Tra i materiali più comuni, almeno tra i lettini, domina la plastica: facile da pulire, abbastanza confortevole e certamente economica, ha il difetto di essere generalmente poco resistente almeno nei modelli non realizzati in materiale rinforzato. Quando si parla di spiaggine, però, il materiale migliore è l’alluminio. Leggero e adatto a un accessorio che deve essere aperto e chiuso frequentemente, consente anche una buona resistenza tanto alle sollecitazioni che alla permanenza all’esterno. Fondamentale che anche la tela della seduta abbia le stesse caratteristiche che garantiscono una buona durata, oltre a essere idrorepellente e dunque facile da lavare. Qualità che generalmente sono assicurate dal textilene, un materiale sintetico che ha la capacità di sopportare i pesi ritornando alla forma originaria senza deformazioni permanenti e senza strapparsi, oltre a non scolorirsi sotto l’azione dei raggi ultravioletti.

Avere la stoffa

A proposito di stoffe, sarà bene tenere a mente che oltre all’estetica, nella scelta del colore ha un peso il calore che i tessuti immagazzinano e trasmettono. Meglio evitare, dunque, tinte troppo scure che assorbiranno di più gli ultravioletti e risulteranno meno confortevoli. E il legno? Bello e caldo, per un lettino o una sdraio che non deve essere trasportata, è piuttosto scomodo per il peso che comporta e la manutenzione di cui ha bisogno. Per chi opta per questo materiale è necessario controllare che abbia subito un trattamento impregnante, meglio in autoclave perché l’isolante sia penetrato in profondità nel legno, proteggendolo adeguatamente. A prescindere dal materiale, per una spiaggina è fondamentale la regolazione dello schienale, così come per un lettino lo è per la parte che sorregge la testa. L’ideale è che consenta diverse posizioni, in modo da soddisfare al meglio tutte le esigenze di relax, ma è sempre bene verificare la stabilità degli alloggi che consentono, soprattutto nelle sdraio, di tenere ferma la struttura. Una prova in negozio, prima dell’acquisto, potrà farcene rendere conto.

 

In promozione fino al 31 agosto* nei Super, Mini e IperCoop

Spiaggina “Otto”
• colori assortiti
• struttura in alluminio
• seduta textilene con cuscino
• braccioli

Prezzo per soci 17 euro + 300 punti (oppure 21,50 euro)
* fino a esaurimento scorte