Un buon libro

  Aggiungi ai preferiti
Dal libro alla solidarietà, l’associazione che ha creato librerie solidali made in Italy.
di Barbara Autuori

Torinese, ma carrarino d’adozione, dopo 20 anni nel Regno Unito, moglie irlandese con la passione per le charity bookshop (librerie britanniche create da associazioni di volontari per sostenere progetti di solidarietà), il traduttore Carmine Mezzacappa è presidente della onlus Dal libro alla solidarietà (www.facebook.com/ groups/270404459794438) e fondatore a Fivizzano e Massa delle prime 2 librerie solidali made in Italy.

Come nascono 2 librerie solidali proprio nella provincia di Massa Carrara? «Questo è un territorio profondamente connotato dal libro. A Fivizzano è nato lo stampatore Jacopo Onorati, artefice del primo libro stampato in Italia, come testimonia il locale Museo della stampa. Eppure mancava una libreria. Così nel 2013 il Comune ci ha concesso uno spazio in comodato gratuito dove, grazie alla dedizione di un nutrito gruppo di volontari, abbiamo aperto la prima libreria solidale. Da aprile scorso, in uno spazio concesso dalla Curia, abbiamo replicato l’esperienza a Massa. Anche lì grazie a volontari molto motivati».
Come funzionano queste librerie? «Raccogliamo libri usati che chiunque può ritirare, gratuitamente se non ha disponibilità o lasciando una piccola offerta. I soldi raccolti li diamo a associazioni di volontariato per finanziare vari progetti. In questo modo i libri vivono una doppia vita, culturale e solidale».
 

Quanti libri avete raccolto? «A Fivizzano 6-7mila volumi, a Massa tra 4 e 5mila. Abbiamo, però, un magazzino che ne conta circa 15mila di ogni genere e una nutrita sezione di libri in lingua straniera soprattutto inglese, francese, tedesco e spagnolo ma anche lingue scandinave, slave e persino afrikaans. Il nostro impegno è rivolto soprattutto a anziani, malati, detenuti per i quali organizziamo letture ad alta voce, ma siamo in contatto anche con scuole e biblioteche a cui abbiamo fatto consistenti donazioni di libri».
Qual è la soddisfazione maggiore legata a queste charity bookshop toscane? «Averle fatte divenire luoghi d’incontro dove la cultura è il veicolo per un’aggregazione ampia e armoniosa, un modo per combattere quell’incapacità di trovarsi insieme che caratterizza la società di oggi».
Un sogno nel cassetto? «Creare una rete di librerie solidali e magari dar vita così anche a un turismo locale per bibliofili. Una piccola repubblica del libro che, in futuro, possa essere replicata anche in altre realtà nazionali».

Info c.mezzacappa@hotmail.it; 3895842702

  • NuovoConsumo
  • Carmine Mezzacappa
  • Dal libro alla solidarietà