Il panettone a Natale. Le uova a Pasqua. Le frappe a Carnevale.
Da sempre associamo dolci dal sapore immortale alle festività più amate.
Ma quali sono le origini delle frappe?
La risposta è custodita nel tempo che ne cambia il nome ma ne lascia intatti l'aroma e il gusto. Una cialda deliziosa e croccante di cui ripercorriamo la storia e l'evoluzione in occasione del Carnevale 2021.
Le frappe nell’antica Roma
Secondo gli storici, le origini delle frappe risalgono all’antica Roma.
Fritte nel grasso, le “frictilia” venivano distribuite per strada in occasione del ciclo di festività dei Saturnali.
Una tradizione antichissima sopravvissuta nel tempo ed evolutasi, a seconda di regioni e usanze tipiche, grazie al sapore unico e immortale delle frappe.
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Le frappe nel Rinascimento
Nel lontano 1560 il celebre Domenico Romoli/il Panonto pubblica la ricetta delle “palle di pasta di strufoli”. Una preparazione che, tra farina, uova, zucchero, strutto e miele, dà vita a frappe molto simili a quelle che, oltre quattro secoli dopo, continuiamo a portare in tavola.
Ma anche la ricetta di Romoli è stata rivista nel tempo. Bartolomeo Scappi ha aggiunto l’acqua di rose, Francesco Leonardi ha inserito burro e vino e Vincenzo Agnolotti ne ha proposto una variante più leggera con albumi e olio.
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Le frappe oggi
Trascorrere più tempo a casa ci dà la possibilità di scoprire nuove passioni: una su tutte, la cucina e la pasticceria. Se volete conquistare tutta la famiglia, preparate un bel vassoio di frappe da servire durante la settimana di Carnevale. Munitevi di farina (500g), burro (50g), uova (3 medie), sale fino (1 pizzico), zucchero (50g), grappa (30g), lievito in polvere per dolci (6g) e tuorli (1).
Amalgamate gli ingredienti con l’aiuto di una planetaria fino a ottenere un impasto malleabile da lasciare riposare per trenta minuti. A questo punto stendete palle di pasta di 2 mm da sagomare con la rotella e friggere in olio caldo di semi. Una volte dorate, trasferitele in un vassoio e spolveratele con abbondante zucchero a velo. E il Carnevale è servito!