A fin di Bene.sì

  Aggiungi ai preferiti
12 Giugno 2017
L’immagine della spiga barrata indica il senza glutine, ma non per questo le Fette biscottate Bene.sì Coop perdono il loro sapore
di Olivia Bongianni

Rinunciare al glutine? Non vuol dire fare a meno della bontà. Quello del gluten free è un tema particolarmente sentito in un paese come il nostro, in cui la dieta mediterranea è tradizionalmente molto diffusa.

Ma che cos’è la celiachia? Si tratta di un’infiammazione cronica dell’intestino tenue scatenata dall’ingestione di glutine, ovvero un complesso proteico presente in alcuni cereali (frumento, segale, orzo, farro ecc.) in persone geneticamente predisposte. È considerata la più frequente intolleranza alimentare a livello globale, con una prevalenza media di circa l’1%. In Italia questa patologia interessa circa 600mila persone, secondo quanto riporta l’Aic (Associazione italiana celiachia onlus): si stima che nel nostro paese (dati 2016), a fronte dei circa 175mila pazienti diagnosticati, ci siano 400mila persone che non sanno ancora di essere celiache. All’interno della linea Bene.sì Coop è presente una vasta gamma di prodotti specificamente formulati per le persone intolleranti al glutine, dalla pasta ai biscotti.

Tra questi ci sono anche le Fette biscottate senza glutine, prive di olio di palma e con olio di semi di girasole, disponibili in 4 confezioni salvafreschezza. Queste fette di pane “cotte due volte” – la cui origine viene fatta risalire da taluni all’Ottocento e alla comunità prussiana mennonita (che le avrebbe ideate allo scopo di evitare sprechi e conservare a lungo il prodotto) – sono particolarmente indicate per una colazione semplice e nutriente. Le Fette biscottate senza glutine Bene.sì Coop sono contraddistinte dal marchio spiga barrata, simbolo registrato e di proprietà dell’Associazione italiana celiachia, che alla fine degli anni Novanta ha avviato la concessione controllata all’utilizzo della spiga barrata. Destinatari sono tutti quei prodotti per i quali sia stata accertata l’idoneità al consumo da parte dei celiaci: contenuto di glutine inferiore a 20 ppm, secondo quanto indicato dall’associazione e dal Ministero della salute. Indica quindi i soli prodotti il cui processo produttivo è stato esaminato e autorizzato.

Potrebbe interessarti anche