Lato romantico

  Aggiungi ai preferiti
7 Novembre 2017
Cantine cariche di vini, fiumi su cui passare l’intera vacanza, cullati in barca anziché in albergo, e borghi pieni di storia e di storie. Da Strasburgo a Colmar l’Alsazia romantica, oltre i palazzi di vetro
di Alessandra Bartali

Se il mondo germanico e quello latino fossero costretti a convivere in un fazzoletto di terra, darebbero vita a un luogo come l’Alsazia: le sue case a graticcio e le strade del vino, i suoi dolci paesaggi collinari e le storie di baroni con cognomi che iniziano per “von”, di cui quei paesaggi sono ricchi, rendono improvvisamente giustificabile l’esistenza in loco di una delle sedi delle istituzioni europee.

Grande isola felice
Strasburgo fu scelta dall’Europa per la sua posizione strategica, simbolo di pace e riconciliazione postbellica tra due nemici storici, ma anche l’estetica paesaggistica e lo spirito della regione sono piacevolmente paneuropei. Il capoluogo alsaziano evoca burocrazia e uomini armati di cravatta e ventiquattr’ore, anche perché oltre al Parlamento europeo vi risiedono enti come l’Ena, responsabile per la formazione dell’alta funzione pubblica francese. Ma lontano dagli edifici in vetro intorno ai quali brulicano funzionari tutti uguali ci sono stradine acciottolate, tipiche case a graticcio e un centro storico (la Grande Île) che regala scorci squisiti. Nonostante proprio la Grande Île sia patrimonio Unesco da tempo immemorabile, la cittadina alsaziana romantica per eccellenza è Colmar, che la rivista Vanity Fair ritiene uno dei luoghi ideali per fare (e farsi accettare) proposte di matrimonio: una barca noleggiata per l’occasione da guidare lungo il canale sotto pittoreschi ponticelli e balconi fioriti, e il gioco è fatto. La barca, spesso e volentieri, diventa il luogo privilegiato della vacanza: perché dormire in un noioso albergo quando si può affittare una houseboat, navigando al calasole lungo i canali e i fiumi, sulle acque dei laghi, nelle lagune, mentre ai lati scorrono pianure, boschi, vigneti e i tipici Winstub di città e paesi locali?

Paese di... vino
Ancora la barca, si scende a bere una birra accompagnata da un Bretzel o un Gewürztraminer con salumi e formaggi (se ci si sente più latini che germanici) e poi si torna a bordo per continuare il nostro viaggio slow&chic attraverso il Vecchio Continente. Il vino può essere da solo il filo conduttore di un viaggio in Alsazia: è stata realizzata proprio per i numerosi turisti enogastronomici la Strada dei Vini d’Alsazia, che si snoda ai piedi dei Vosgi per oltre 170 km. Nelle pausa tra una degustazione e l’altra emergono dalle colline deliziosi villaggi (che alsaziani non sono, ma all’Alsazia sono stati uniti di recente nella maxi regione Grand Est) apparentemente anonimi. Ma quasi nessuno lo è, ed ognuno ha una sua storia. Come Hautvillers, dove un certo Dom Pérignon inventò nel XVII secolo lo spumeggiante e inimitabile champagne, o Reims dove, a partire dal X secolo, sono stati incoronati tutti i re di Francia.

 

Potrebbe interessarti anche