maggio 2018. L'intervento del presidente

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3 Maggio 2018
di Marco Lami

Un’importante occasione per trattare molte questioni che stanno a cuore ai nostri soci. Questo sono state, fra l’altro, le recenti Assemblee Autonome dedicate all'illustrazione del Bilancio Preventivo della Cooperativa per il 2018 e agli adempimenti necessari per avviare il percorso che ci porterà ad eleggere, a novembre, i nuovi Comitati direttivi delle Sezioni soci (il prossimo mese sono in programma le Assemblee Separate per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2017). Queste Assemblee, in particolare quelle appunto sul Preventivo, sono spesso caratterizzate da domande e interventi dei soci sull’andamento dei negozi, sulla nostra offerta commerciale e sul prodotto Coop, oltre che sugli obiettivi complessivi fissati per l’anno in corso. Quindi un momento insostituibile per la Cooperativa di ascolto per comprendere meglio gli aspetti positivi, apprezzati dai soci, e quelli più critici, da discutere e superare, in un confronto diretto, mettendoci la faccia. Da sottolineare il fatto che spesso alle Assemblee sono presenti i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato con le quali a vario titolo collaborano le nostre Sezioni soci, dunque un’opportunità preziosa anche sotto questo profilo: per toccare con mano quanto siano estesi e profondi i legami della Cooperativa con le comunità nelle quali opera.
Non mancano, però, interrogativi e questioni aperte. I soci partecipanti rappresentano una percentuale molto bassa rispetto all’intera base sociale e la loro età media è alta. È pur vero che molti soci utilizzano anche strumenti diversi per tenersi informati come, ad esempio, il nostro mensile, Nuovo Consumo, ma è innegabile che la partecipazione dei soci e il rapporto tra giovani e Cooperativa siano problemi tutt’altro che trascurabili. Quanto alle risposte e alle soluzioni, niente di semplice e, certo, di non corto respiro, soprattutto in un periodo storico segnato dalla crisi delle forme tradizionali di partecipazione, senza proposte alternative convincenti e genuine all’orizzonte.
Quindi, se da un lato siamo convinti che l’innovazione sia la cifra risolutiva per problemi decisivi per il futuro della cooperazione, come quello appunto della partecipazione in generale e del coinvolgimento dei giovani in particolare, dall’altro, resta il fatto, significativo e incoraggiante, che due volte all’anno migliaia di persone in territori diversi si ritrovano per essere informate, discutere e criticare, se lo vogliono, testimoniando comunque attenzione e attaccamento alla loro Cooperativa.

È un punto fermo da cui ripartire sempre.