Sani&Salvi

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21 Marzo 2017
Marzo 2017
di Barbara Bernardini

Nesso di causa
Secondo l’Università di Toronto ci potrebbe essere un nesso tra l’incidenza del morbo di Alzheimer e l’inquinamento urbano. Una ricerca pubblicata su “The Lancet” svela, infatti, che tra le 6,6 milioni di persone che vivono nella provincia dell’Ontario, quelle che vivono a una distanza inferiore ai 50 metri da una grande arteria stradale, dove i livelli di inquinanti sono 10 volte più alti rispetto a soli 150 metri più lontano, hanno il 12% in più di probabilità delle altre persone di ammalarsi di Alzheimer.

Prova di laboratorio
Per la prima volta, i ricercatori del Salk Institute di San Diego sono stati in grado di portare a termine un esperimento inquietante sulla carta, ma in realtà non pericoloso. Hanno, infatti, introdotto nel dna di un feto di maiale una notevole quantità di geni dell’essere umano lasciandolo poi sviluppare per alcune settimane. L’esperimento, che può sembrare un inutile esercizio di onnipotenza degli scienziati, è invece fondamentale per poter far crescere un giorno nel suino organi trapiantabili nell’essere umano, in particolare il cuore, che è già molto simile per forma e capacità di pompaggio.

Questione di vitamina
La dieta vegana fa nascere bambini prematuri. È la conclusione netta di uno studio condotto in Norvegia su un vasto campione di donne. L’effetto sarebbe mediato dalla carenza cronica di vitamina B12 - di cui la dieta vegana è praticamente priva – visto che si trova nei derivati animali come formaggi e uova. Sempre più studi del resto confermano l’importanza dell’alimentazione per la fertilità e la corretta gestione della gravidanza, cosa che dovrebbe spingere le donne in cerca di un figlio sano a mettere in discussione qualsiasi regime drastico o almeno affidarsi a un esperto nutrizionista.

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