Metabolismo lento e intolleranze alimentari le giustificazioni addotte più di frequente per motivare la difficoltà a perdere i chili di troppo. Per i bambini spesso si tira in ballo la cosiddetta costituzione per spiegare (e giustificare) un peso corporeo più alto rispetto ai coetanei. Premesso che, secondo la medicina basata sull’evidenza scientifica, non ci sono intolleranze, genetica o costituzione fisica che tengano, quando c’è da perdere peso, prima di pensare a motivazioni esterne sarebbe forse più giusto prestare attenzione alle proprie abitudini alimentari e di vita per individuarne punti critici e, soprattutto, margini di miglioramento.
L'ago della bilancia
Se si prende peso o non si riesce a perderlo qualcosa che non funziona c’è, ma è da ricercarsi solo ed esclusivamente nell’equilibrio energetico tra le entrate e le uscite del nostro bilancio: troppe calorie assunte con l’alimentazione oppure poca energia bruciata a causa di uno stile di vita sedentario. Tra gli errori alimentari più comuni e spesso sottovalutati, porzioni eccessive rispetto ai propri fabbisogni e un ritmo dei pasti non regolare, caratterizzato dalla cattiva abitudine dei fuoripasto. Per bambini e adolescenti un discorso a parte meriterebbero inoltre le bevande zuccherine, fonti di energia – ma soprattutto di zuccheri – del tutto superflue. Allora com’è possibile perdere peso? Prestando attenzione non solo a che cosa, ma anche a come e quanto si mangia. A parte la scelta degli alimenti, che non deve far altro che rispecchiare il modello alimentare mediterraneo, è infatti importante individuare le porzioni di riferimento da consumare in relazione al proprio dispendio energetico e imparare ad avere un ritmo dei pasti regolare. Nel contempo occorre seguire uno stile di vita meno sedentario, da migliorare attraverso una moderata e quotidiana attività fisica che, lungi dal significare iscriversi in palestra, può voler dire anche e semplicemente svolgere con regolarità tutti i gesti del quotidiano che permettono di muoversi: salire le scale a piedi, camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno e, per i bambini, andare a piedi a scuola. Difficile da realizzare per mancanza di tempo? Attenzione, anche questa potrebbe essere solo un’altra giustificazione.
Glossario
Massa critica: La classificazione più utilizzata a livello mondiale per definire il peso corporeo utilizza l’Indice di Massa Corporea (detto anche Bmi, Body Mass Index), che si ottiene dividendo il peso (in kg) per l’altezza al quadrato, espressa in metri. Si è in sovrappeso quando l’indice è compreso tra 25 e 29,9, obesi quando supera 30; normopeso tra 18,5 e 24,9.
Per bambini e adolescenti si utilizzano le Curve di Crescita dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che tengono conto dell’età e del sesso.