Davvero super?

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14 Settembre 2017
Fanno bene, ma non miracoli. Vediamo che cosa sono i cosiddetti superfood e qual è il vero senso della parola.
di Ersilia Trioano

Bacche di goji, semi di chia, alghe e l’elenco potrebbe continuare. Li chiamano superfood: alimenti dalle presunte super-proprietà che garantirebbero lunga vita, salute, energia. È utile chiarire che non esiste una definizione ufficiale di superfood e che il termine è più commerciale che scientifico. Non a caso, non viene mai utilizzato dagli esperti di nutrizione...

In altri termini
La British Dietetic Association, qualche anno fa, ha promosso una campagna contro l’uso improprio di questo termine, utilizzando immagini di alimenti come bacche di goji, soia, mirtilli e cavolo riccio, con lo slogan: “Quale di questi è un superfood? Nessuno. Sono tutti alimenti buoni, ma superfood è un termine commerciale, non scientifico”. Un termine molto in voga, però, nel marketing pubblicitario, al punto tale che l’Unione Europea ne ha dovuto vietare l’utilizzo sulle etichette dei prodotti, a meno che non vi sia una sufficiente evidenza scientifica a supporto, ovvero una quantità di studi sufficiente a provarne le straordinarie proprietà. Questione di termini, dunque? Sì. Perché in realtà sono tantissimi i composti, le sostanze e le molecole presenti normalmente negli alimenti che possono svolgere un’azione positiva sui processi del nostro organismo coinvolti nelle malattie o nel mantenimento della salute. E proprio per questo definire un alimento piuttosto che un altro super contribuisce pericolosamente a una percezione sbagliata del concetto di salute e di alimentazione sana e corretta.

Nel complesso
Meglio parlare di superfood o di diete super allora? Senza dubbio la seconda opzione. L’alimentazione gioca, infatti, un ruolo fondamentale per la salute e, paradossalmente, concentrare l’attenzione sui singoli alimenti può addirittura far incorrere in errori o scelte alimentari tutt’altro che adeguate. E nessun alimento, neppure se dotato di grandi virtù, può compensare gli effetti di una alimentazione scorretta. Purtroppo, invece, molti credono che un singolo alimento possa aprire le porte della salute e del benessere – complice la cattiva o parziale informazione che viaggia sul web e sui social network – e troppo spesso si pensa di poter riparare ai danni di un’alimentazione poco equilibrata o di uno stile di vita poco sano solo consumando questo o quell’alimento. Rassegniamoci, dunque: è molto più utile curare lo stile di vita nel suo complesso, variare il menu e fare una costante attività fisica, piuttosto che puntare tutto su un singolo cibo, sperando che questo faccia miracoli.

Questione di quantità
Le bacche di goji tra mito e realtà.
Sistema immunitario, lunga vita, salute cerebrale, e chi più ne ha più ne metta. Le bacche di goji sono pubblicizzate, più che come salutari, come miracolose. Contengono vitamine (C, B2, A), ferro, selenio e altri antiossidanti, in particolare la zeaxantina, che ha effetti positivi sulla degenerazione del tessuto oculare legata all’età. Tuttavia, le evidenze scientifiche sui loro effetti salutistici provengono da studi che ne utilizzano estratti purificati a concentrazioni più alte rispetto a quelle contenute nelle normali quantità di consumo. Bisognerebbe dunque mangiarne a chili per goderne. Forse per la salute – e il portafoglio – è più conveniente mangiare ogni giorno frutta e verdura che le diverse stagioni ci offrono.

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