Il cielo in una stanza

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12 Settembre 2017
Simbolo di convivialità e regina delle stanze la cucina, spazio benessere il bagno. Cambiano i costumi e cambia il ruolo di ciascun ambiente, per una casa sempre più a propria immagine e somiglianza.
di Barbara Autuori

«La bellezza di una casa dipende dall’atmosfera che vi regna, non dalla quantità di soldi che si spendono per ristrutturarla e arredarla». Non ha dubbi l’architetto Riccardo Salvi, esperto di progettazione architettonica, architettura d’interni e industrial design, quando si tratta di “svelare” il segreto per rendere più bella e accogliente la propria abitazione. Quello con la casa, d’altra parte, è un rapporto che il popolo italico ha sempre più a cuore come dimostrano i dati raccolti dall’ultimo Osservatorio Compass, secondo i quali sono in aumento le famiglie che hanno in programma un intervento di ristrutturazione e il rinnovo dell’arredamento interno.

E questa è casa mia
Un legame dalle radici profonde che si è andato modificando di pari passo con i vari cambiamenti nei costumi. «Dagli anni Cinquanta, con l’affermarsi di modelli di società consumistica, si assiste alla diffusione della “cultura della casa” che spinge anche gli architetti più affermati a progettare interni, allestimenti e complementi di arredo», spiega Salvi. Da allora, con il mutare delle epoche storiche, sono cambiati anche i significati e i modi di vivere gli spazi interni della casa. A farla da padrone oggi c’è senza dubbio la cucina che sembra aver soppiantato la centralità della camera da letto. «I mutamenti sociali hanno influenzato fortemente il concetto di cucina che da locale di servizio è diventato luogo di convivialità », sottolinea Salvi che è autore del testo Dentro l’edificio. Brevi considerazioni sull’architettura d’interni (Franco Angeli Editore, 2016 - pp. 180, euro 19,50). Un cambiamento funzionale che ha investito anche il bagno trasformatosi da locale destinato all’igiene a luogo privilegiato per la cura del corpo. «Tutto ciò ha comportato un’espansione della superficie dedicata a questi spazi, nonché l’introduzione di funzionalità complementari che li hanno resi sempre meno separati dagli altri locali dell’abitazione».

Home…land
Una sorta di rivoluzione della cultura domestica che sta rendendo non solo le case luoghi sempre più “ad immagine e somiglianza” di chi le abita, ma che sta trasformando anche gli spazi meno privati in ambienti da vivere. «Si può dire che oggi tutto si “abita”: la casa, l’ufficio, i negozi, gli aeroporti, i musei. Una visione che pervade ogni ambiente e dà forme inedite a zone che fino a qualche anno fa si contrapponevano», sottolinea Salvi. E questo processo coinvolge anche tutti i prodotti d’arredamento d’interno sempre più caratterizzato da parametri ben precisi legati soprattutto alla sensibilità personale di chi vive la casa. Tendenze alle quali si è affiancata di recente l’abitudine di mixare pezzi d’arredamento low cost con oggetti di design. «Da attribuire in parte alla crisi economica che colpisce soprattutto i giovani – conclude l’architetto –, è una propensione che va considerata tra le sperimentazioni di nuove forme di arredamento dagli esiti inaspettati».

Lato interno
Poche ma chiare: le regole base per rendere una stanza confortevole.
Semplicità: pochi elementi per uno stile semplice rendono più accogliente la casa rispetto a una dimora “incrostata” da un gran numero di complementi, peggio ancora se lambiccati. Luce: naturale da far entrare il più possibile, artificiale da dosare per rischiarare solo alcuni punti focali. Poche tende, comunque molto leggere. Colori: adatti per spezzare la monotonia della tinta unita, devono essere coordinati tra loro. Pavimento, pareti, soffitto: tre unità fondamentali che devono essere sempre in rapporto coerente tra di loro. No alla casualità: mai acquistare un mobile solo perché piace di per sé stesso, ma riflettere su come inciderà sull’insieme. Sì a materiali autentici: che sia di legno o di plastica, un prodotto non deve mai dissimulare la sua vera natura. La casa è una proiezione dell’io: se è falsa come sarà chi la abita?

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